Covid: entro giugno previsto mezzo milione morti in Brasile

Operai scavano fosse per i deceduti per coronavirus in un cimitero di Manaus, Brasile.
Operai scavano fosse per i deceduti per coronavirus in un cimitero di Manaus, Brasile. Archivio. (ANSA)

ROMA. – La scarsità di vaccini al momento a disposizione della popolazione fa salire in Brasile le previsioni del numero totale di vittime per Covid, che potrebbe raggiungere il mezzo milione entro giugno.

È quanto si legge in un editoriale pubblicato sul British Medical Journal, che fa riferimento ad alcuni modelli statistici.

L’andamento dei casi previsto nel Paese sudamericano, si legge nel testo, potrebbe anche essere un indicatore di quello che accadrà nei suoi vicini di casa. I tassi di vaccinazione in Sudamerica sono infatti bassissimi: ha ricevuto una singola dose appena l’1% della popolazione in Venezuela e Paraguay, il 3% in Peru ed Ecuador, il 4% in Bolivia e il 6% in Colombia.

Covax, l’iniziativa dell’Oms per assicurare equo accesso ai vaccini a tutti i Paesi del mondo, spera di rifornire l’America Latina di 280 milioni di dosi, ma è stata frenata dai ritardi di alcuni degli otto produttori con cui aveva raggiunto accordi e non si aspetta di consegnare le dosi fino alla fine del 2021.

Cuba è l’unico Paese sudamericano al lavoro per sviluppare un proprio vaccino. È in particolare  al lavoro su due vaccini in fase tre.

Questo ha indotto i Paesi sudamericani a guardare a Cina e Russia per fare scorta di vaccini. Argentina, Brasile, Cile, Messico e Perù hanno raggiunto un accordo per ottenere almeno 30 milioni di dosi dei vaccini cinesi CanSino, Sinopharm e Sinovac (Coronavac), e le vaccinazioni con Sinovac e il russo Sputnik 5 sono in corso in almeno 6 Paesi.

Il Brasile ha annunciato l’arrivo di 4 milioni di vaccini AstraZeneca come parte della sua partecipazione all’accordo Covax Facility, mentre il governo cinese ha promesso di riprendere la spedizione delle forniture che era stata sospesa giorni fa.

“Siamo riusciti a recuperare 4 milioni di dosi che sarebbero dovute arrivare all’inizio dell’anno, comprendiamo che questo ritardo fa parte delle difficoltà globali”, ha dichiarato il ministro della Salute, Marcelo Queiroga.

Il nuovo carico arriverà il mese prossimo e fa parte del “contratto governativo con l’alleanza Covax Facility che prevede 42,5 milioni di dosi entro la fine del 2021”, ha aggiunto Queiroga.

Ieri intanto nel gigante sudamericano sono stati somministrati in una unica giornata 1.032.254 di dosi, portando il totale delle vaccinazioni realizzate finora a 61.306.903.

Sempre ieri l’ambasciatore della Cina a Brasilia, Yang Wanming, ha incontrato un gruppo di governatori ai quali ha annunciato la ripresa delle spedizioni delle materie prime per i vaccini entro i prossimi giorni. I due lotti in arrivo, secondo il diplomatico, serviranno a produrre 16,6 milioni di dosi dei vaccini CoronaVac e AstraZeneca.

Intanto, il Comune di San Paolo ha annunciato misure sanitarie urgenti dopo il rilevamento della variante indiana di coronavirus nello Stato di Maranhao, nel nord-est del Brasile, dove sono stati isolati diversi membri dell’equipaggio di una nave da cargo.

La variante indiana è “un ceppo con un livello di contaminazione molto alto, ma la città di San Paolo è pronta, se necessario, ad aprire 250 posti letto di terapia intensiva in una settimana”, ha dichiarato il sindaco, Ricardo Nunes. “Invieremo una lettera al ministero della Salute e all’Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria in modo che vengano prese misure di sicurezza epidemiologiche con gli aerei provenienti da Maranhao, dove il ceppo è stato individuato”, ha aggiunto il primo cittadino della megalopoli più popolosa del Paese.

Nel frattempo, la segreteria alla Salute di Maranhao ha riferito che la variante è stata identificata nell’equipaggio di una nave da carico che ha lasciato la Malesia e ha fatto scalo in Sud Africa.

L’imbarcazione è arrivata a Maranhao all’inizio del mese, quando uno dei membri dell’equipaggio, che aveva presentato sintomi di Covid, è poi risultato infettato dalla variante indiana.

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