Nessun accordo su Air Italy, scattano licenziamenti

Un' aereo Air Italy a Malpensa.
Un' aereo Air Italy a Malpensa. (ANSA)

OLBIA. – Air Italy ribadisce il no alla proroga della cassa integrazione per i suoi dipendenti ma i sindacati fanno fronte unitario e alzano il tiro. La “exit strategy” dei segretari nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo è entrata oggi nella fase operativa.

Fabrizio Cuscito, Monica Mascia, Ivan Viglietti e Francesco Alfonsi hanno scritto ai Ministeri dello Sviluppo economico, dei Trasporti e del Lavoro e a Regione Sardegna e Lombardia per chiedere “l’apertura urgente di un tavolo di crisi”.

Per i liquidatori di Air Italy, Enrico Laghi e Franco Maurizio Lagro, non ci sono “soluzioni alternative al licenziamento”. In una nota spiegano che nell’ultimo confronto tra l’azienda e i sindacati “la consultazione si è conclusa con esito negativo”.

“La società – si legge – ha illustrato, da un lato, come non paiono sussistere i presupposti giuridici per accedere ad un ulteriore ammortizzatore sociale, alla luce delle attuali previsioni normative, e dall’altro, come i costi che la società ha già sostenuto nel corso del 2020 a causa della situazione di emergenza sanitaria non consentono di aggravare ulteriormente i costi della liquidazione”.

I sindacati sottolineano il rischio “che migliaia di famiglie perdano il lavoro, con ripercussioni per l’indotto del trasporto aereo”. Le quattro sigle annunciano per il 3 giugno alle 14.30 in piazza Montecitorio, a Roma, un presidio per dire “no ai 1.450 licenziamenti, sì alla proroga della cassa integrazione, sì al rilancio industriale del comparto”.

“Serve un rilancio complessivo del trasporto aereo e almeno 6 mesi di proroga della cassa integrazione”, rincara Sergio Prontu, segretario territoriale della Filt Cgil Gallura.

“La proroga della cig garantirebbe a governo, Regioni e parti sociali il tempo di costruire soluzioni industriali alternative al licenziamento e alla dispersione del secondo vettore aéreo italiano”, dice Elisabetta Manca della Uil Trasporti gallurese. “Il tavolo di crisi è improcrastinabile”, conclude.

“Siamo contrariati dai liquidatori, le alternative al licenziamento collettivo ci sono”, afferma Gianluca Langiu della Fit Cisl territoriale. “Prolungare la cassa integrazione serve per individuare frattanto una soluzione industriale che eviti alla seconda azienda nazionale di trasporto aereo di sparire”, chiarisce.

“Solo la mediazione del Ministero del Lavoro potrà indurre Air Italy a prorogare la cassa integrazione e salvare i lavoratori”, dichiara il segretario regionale dell’Anpav, Marco Bardini. “Se quel tavolo fallisse – avverte – non ci sarebbe nessun rilancio industriale”.

La vertenza di Air Italy si incrocia con i problemi di Air Dolomiti, Blue Panorama airlines e Neos, che manifestano al Governo “assoluta necessità di sostegno”, chiedono “nel prossimo decreto Sostegni bis un rifinanziamento di almeno 150milioni di euro” e auspicano, “preso atto del contributo ingenti per garantire il futuro di Alitalia, che non ci sia disparità di trattamento tra lavoratori e imprese dello stesso settore”.

(di Gian Mario Sias/ANSA).

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