Riaprono EuroDisney a Parigi e gli stadi in Spagna

Spettatori allo stadio dela "Ceramica" nella partita Villareal-Sevilla.
Spettatori allo stadio dela "Ceramica" nella partita Villareal-Sevilla. (Ansalatina)

ROMA. – Il Covid-19 ha contagiato oltre 163 milioni di persone in tutto il mondo, ma l’Europa guarda con fiducia al progressivo calo della curva epidemica, grazie ai vaccini, per godersi un’estate più serena.

Così a Parigi riaprirà Disneyland, mentre in Spagna i tifosi sono tornati negli stadi. La Gran Bretagna è andata oltre, dando luce verde a pub e ristoranti al chiuso, musei e cinema. E si potrà tornare ad abbracciarsi. Con la dovuta cautela, perché la variante indiana è ancora minacciosa.

Zone gialle, allentamento del coprifuoco, bar e local all’aperto pieni. É il caso dell’Italia, ma in tutta Europa, chi più chi meno, si riprende a vivere senza il totale condizionamento del coronavirus. Perché i dati parlano chiaro, le vaccinazioni funzionano ed hanno abbattuto contagi e vittime.

In Francia sta per riaprire uno dei simboli del divertimento. Disneyland Parigi, la meta turistica privata più visitata al mondo,  chiusa dal 30 ottobre per la pandemia, tornerà ad accogliere il pubblico il 17 giugno. In sicurezza, garantiscono i responsabili.  Tra le altre cose, con l’obbligo di mascherina a partire dai 6 anni.

Quanto ai turisti desiderosi di fare un’esperienza autenticamente parigina, dovranno attendere settembre. Quando riapriranno gli iconici cabaret, a partire dal Moulin Rouge ed il Crazy Horse. Che già promettono un tripudio di can-can.

Un altro muro alla socialità è stato abbattuto in Spagna, mdove il pubblico è tornato sugli spalti in due stadi di calcio, a Valencia e Villarreal, per seguire i propri idoli. Numeri limitati, certamente (qualche migliaio di persone), e con l’obbligo di mascherina FFP2. Ma è comunque un inizio. L’Olanda mercoledì riaprirà zoo e parchi di divertimento e concederà altre due ore, la sera, a bar e ristoranti. Fino alle 20.

Anche il Regno Unito ha festeggiato una nuova tappa cruciale in vista del completo ritorno alla normalità. Il governo, grazie ad una campagna vaccinale che ha raggiunto il 40% della popolazione ed ha ridotto contagi e decessi ai minimi europei, ha dato l’ok al servizio all’interno di pub e ristoranti, agli mhotel, in parte a musei e cinema.

E si potrà tornare ad mabbracciare familiari e amici, purché non vulnerabili. Boris Johnson si gode il risultato ma predica cautela. All’ombra della variante importata dall’India più trasmissibile del virus, tracciata finora Oltremanica su più di 2.300 persone.

Quella contro le varianti sembra essere l’ultima battaglia da vincere per mettere questa crisi definitivamente alle spalle. Per questo tutti i governi europei ribadiscono gli inviti alla prudenza, e per togliersi la mascherina ci vorrà ancora tempo. In Germania, ad esempio, le notizie sull’andamento dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva sono “positive” e c’è fiducia, ha spiegato il portavoce della cancelleria Steffen Seibert.

Tuttavia, il Paese “non è ancora al punto in cui dovrebbe essere” per vivere un’estate tranquilla. Per fare più in fretta, Berlino ha deciso di estendere a tutti gli adulti la possibilità di vaccinarsi a partire dal 7 giugno.

(di Luca Mirone/ANSA).