Le compagnie aeree Ue e Usa fermano i voli su Israele

L'aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv, Israele.
L'aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv, Israele. EPA/ABIR SULTAN

TEL AVIV. – Le maggiori compagnie aeree europee e americane hanno fermato i propri voli con Israele a causa della guerra con Gaza e delle minacce di Hamas dirette agli aeroporti del Paese. Non solo quello centrale del Ben Gurion di Tel Aviv ma anche quello – nuovissimo – di Ramon nel Negev, scalo vicino al resort turistico di Eilat.

Questa mattina il Ben Gurion è stato chiuso al traffico passeggeri in arrivo e i voli sono stati dirottati su Ramon, da dove poi gli aerei, dopo lo sbarco dei passeggeri, sono ripartiti vuoti per Tel Aviv per imbarcare i viaggiatori diretti all’estero. Ma già oggi, a fronte dei razzi a lunga gittata lanciati dalla Striscia – gli Ayash 250 -, di cui uno caduto non distante, anche l’aeroporto di Ramon è stato costretto a chiudere per un breve periodo.

Già dall’inizio del conflitto con Gaza e l’arrivo dei primi missili sui cieli della parte centrale di Israele, le rotte – sia in arrivo che in partenza – erano state portate più a nord onde evitare possibili rischi. Ma la pioggia di razzi arrivata negli ultimi giorni ha costretto molte compagnie a rivedere le proprie decisioni.

Ad oggi – secondo quanto riportato dai media – Delta, United Airlines, Lufthansa, Austrian Airlines e British Airways hanno fatto sapere che i propri voli sono al momento stati sospesi. Lufthansa e Austrian Airlines hanno bloccato fino a domani sera quelli da Francoforte, Vienna e Monaco.

Le compagnie United e Delta hanno fatto sapere che i voli potrebbero riprendere sabato. Già durante la guerra del 2014 con Israele, Hamas aveva più volte punto sull’aeroporto Ben Gurion.

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