Superlega: l’Uefa indaga su Real, Barça e Juventus

Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina al Viminale durante conferenza stampa. Euro 2020
Il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio Gabriele Gravina al Viminale durante una conferenza stampa. ANSA/GIUSEPPE LAMI

LOSANNA. – Per piegare l’ostinazione di Real Madrid, Barcellona e Juventus, decise a non abbandonare il progetto Superlega, la UEFA ha scelto di passare dalle minacce ai fatti, avviando un procedimento.

Ha quindi nominato “ispettori disciplinari” incaricati di indagare su una potenziale violazione delle regole interne alla Federcalcio europea. Non è chiaro quali siano i reati ipotizzati, ma lo statuto proibisce, tra l’altro, qualsiasi “raggruppamento o alleanza” tra club senza autorizzazione.

Tra le sanzioni previste dallo stesso testo, le più pesanti sono “l’esclusione dalle competizioni in corso e/o future” e, per i dirigenti, “il divieto di qualsiasi attività legata al calcio”.

Della vicenda ha parlato il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, invitando la Juventus a “rispettare le regole del gioco”, dopo che nei giorni scorsi l’aveva minacciata di esclusione dalla serie A se non si fosse ritirata.

Nei confronti delle nove società (Tottenham, Arsenal, Manchester City, Manchester United, Chelsea, Liverpool, Atletico Madrid, Inter e Milan) che hanno presto abbandonato l’idea di una competizione elitaria, in concorrenza con la Champions – lanciata a metà aprile ed abortita nel giro di 48 ore, dopo le reazioni rabbiose dei tifosi e, soprattutto, del governo britannico – la UEFA ha scelto la via del dialogo, accompagnata da una sanzione poco più che simbolica: complessivamente dovranno versare 15 milioni di euro e rinunciare al 5% degli incassi dalle competizioni europee per una stagione.

Inoltre hanno firmato una clausola che prevede una multa di “100 milioni di euro” in caso di partecipazione ad un torneo non autorizzato, e “50 milioni” per qualsiasi altra rottura degli impegni.

Mano pesante, invece, verso gli ammutinati che non si marrendono. Forti anche della sentenza emessa il 20 aprile dal Tribunale commerciale di Madrid, che aveva “ordinato” a FIFA e UEFA “di astenersi dall’adottare qualsiasi provvedimento o azione” contro la Superlga, fino a quando la controversia non sarà risolta nel merito.

Ma l’organismo europeo ha scelto di ignorare questa ingiunzione per lanciare la battaglia disciplinare, che dovrebbe spostarsi anche nei tribunali, in nome del diritto europeo della concorrenza. La questione è cruciale per la regolamentazione dello sport continentale, ben oltre il calcio, poiché oppone la difesa del monopolio delle autorità alla pretesa dei privati ;;di creare le proprie competizioni.

Nei giorni scorsi i tre club avevano denunciato le “minacce” dell’UEFA, difendendo  ancora una volta i meriti della loro iniziativa privata, volta a “fornire soluzioni all’attuale situazione di instabilità nel settore del calcio”. Real Madrid, Barcellona e Juventus si sono detti “consapevoli delle numerose reazioni negative” suscitate dal progetto e “pronti a rivedere” ma la proposta così come è stata presentata, ma non intendono rinunciarvi.

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