Tennis: Sinner si regala Nadal, Fognini subito fuori

Jannik Sinner in azione.
Jannik Sinner in azione. (ANSA-EPA/ROB PREZIOSO)

ROMA. – É un lunedì dal sapore dolceamaro per il tennis azzurro. Per un Sinner che vola al secondo turno degli Internazionali, c’è un Fognini che si arrende in appena due set a Nishikori. Poco concentrato e nervoso da subito, tanto da spaccare la racchetta dopo aver perso un turno di servizio.

Al giapponese basta poco più di un’ora per liberarsi del tennista sanremese che saluta Roma con largo anticipo e nonostante passino 4 ore dal match, in conferenza stampa l’umore risente ancora del 6-3, 6-4 inferto da Nishikori.

“Oggi semplicemente non ho giocato come so – ha spiegato Fognini -. Lui ha fatto meglio di me, c’è poco altro da aggiungere”.  Unica nota positiva, dunque, resta la caviglia. “Dopo la riabilitazione ho faticato, ma non ho più sentito dolore” ha concluso scappando in fretta e furia dalla sala stampa.

Sala dove pochi minuti dopo si è seduto anche Sinner, di tutt’altro umore malgrado il suo solito aspetto di ghiaccio. Liquida Humbert sotto il sole cocente del centrale e adesso al secondo turno dovrà vedersela con Nadal, nove volte vincitore qui a Roma e a caccia del decimo successo.

L’altoatesino, però, non si tira indietro. Anzi, rilancia e getta il guanto di sfida. “É sempre speciale giocare con Rafa, ma io non sono quello che ha affrontato l’ultima volta al Roland Garros. Sono cresciuto” è l’avviso di Sinner al maiorchino che a ottobre scorso lo liquidò in tre set sulla terra di Parigi.  I due si sono allenati insieme quest’anno anche prima dello slam in Australia e l’azzurro ora è consapevole di dover alzare l’asticella del suo tennis.

“Quando giocavo con Humbert non pensavo a Nadal, sarebbe stato assurdo. Ora è importante entrare con la giusta mentalità perché i grandi giocatori ti portano dove gli altri non arrivano. E poi a Rafa, così come a Djokovic non gli piace perdere contro un ragazzino di 19 o 20 anni” ha detto all’antivigilia della sfida con lo spagnolo.

Buone poi le prestazioni di Stefano Travaglia e Gianluca Mager che eliminano rispettivamente Benoit Paire e Alex De Minaur, mentre solamente oggi all’ora di pranzo ha fatto il suo arrivo nella Capitale Matteo Berrettini, reduce dalla finale persa di Madrid con Zverev e pronto domani a scendere in campo contro Basilashvili.

Meteo permettendo, sarà la volta anche di altri big. Tra questi spicca il derby russo (Karatsev-Medvedev) e l’esordio a Roma di Djokovic che in conferenza si presenta in ritardo per un allarme antincendio scattato per sbaglio al Foro Italico. Le idee del serbo sono comunque chiare: “La priorità oggi non è la classifica, ma arrivare al top negli Slam. Voglio raggiungere il massimo della forma per Parigi”.

Il primo ostacolo, però, si chiama Fritz che ha battuto Evans al primo turno, ma Novak fa i conti anche con la nuova generazione che avanza.  “Tsitsipas, Zverev, Berrettini, Rublev, Medvedev, Thiem stanno giocando molto e vincono contro di noi.  Il cambiamento sta arrivando, è inevitabile” ha detto il n.1 al mondo comunque con il sorriso sulle labbra .

Lo stesso che aveva Serena Williams, felice di tornare a Roma dove ritrova tanti amici. “Amo questa città – spiega l’americana -, sarà dura questi primi giorni senza i tifosi, perché quelli romani sono speciali”.

L’esordio sarà contro la Podoroska, mentre oggi hanno rispettato le aspettative la Kvitova e la Brady vincendo rispettivamente contro Linette e Zhang.