Giro d’Italia: Ganna sfreccia a Torino, sua prima maglia rosa

Filippo Ganna in azione durante una crono nel Girop d'Italia. Archivio.
Filippo Ganna in azione durante una crono nel Giro d'Italia. Archivio. (Photo by Luca Bettini / AFP)

TORINO. – Nelle vie di Torino sfreccia Filippo Ganna. Il campione del mondo in carica della cronometro sbaraglia il campo nella breve corsa contro il tempo che apre l’edizione numero 104 del Giro d’Italia: 8,6 chilometri, da piazza Castello alla basilica della Gran Madre in riva al Po, nel centro della città e sui viali del parco del Valentino.

Una tappa corsa al massimo dall’inizio alla fine dal ventiquattrenne di Verbania, prima maglia rosa come già a ottobre a Palermo. Una crono affrontata spingendo sempre sull’acceleratore, con la voglia di indossare di nuovo la maglia da leader del Giro, già portata per due giorni sette mesi fa, e l’imperativo di cancellare i risultati deludenti all’ultimo Giro di Romandia.

Alle spalle di Ganna, vincitore in 8’47”, alla media di 58,700 kmh, un altro italiano, Edoardo Affini, staccato di 10″, al terzo, a 13″, il norvegese Tobias Foss, 24 anni tra un paio di settimane. Più indietro un altro specialista, Rémi Cavagna, campione francese a cronometro, e Remco Evenepoel, il ventunenne belga tornato alle corse dopo la spaventosa caduta al Giro di Lombardia dell’agosto 2020, ma considerato tra gli outsider per la vittoria finale.

“Un po’ di tensione c’era – ammette Ganna – ma volevo fortemente vincere questa tappa, ho rischiato un pochino in qualche curva, la radiolina per comunicare non funzionava, ma ero lucido e mi ricordavo bene tutte le curve. Così sono riuscito a vincere e a rimediare alla bella batosta presa al Romandia, dove non ho vinto neppure una crono e sono finito a tanti secondi dai primi”.

Sulle strade della tappa torinese pubblico numeroso ma ordinato, senza assembramenti, nel rispetto delle norme anti-covid. “C’era tanta gente e questo mi ha dato una spinta in più”, aggiunge Ganna.

Il campione del mondo a cronometro difenderà la maglia rosa domani nella prima tappa in linea, da Stupinigi, alle porte di Torino, a Novara, 187 chilometri con la previsione di un arrivo in volata, ideale per l’australiano Caleb Ewan, il belga Merlier e l’olandese Groenewegen, che proprio ieri ha finito di scontare i 9 mesi di squalifica per avere provocato, al giro di Polonia, la caduta del connazionale Jakobsen, costretto a un lungo intervento chirurgico e a un’operazione di ricostruzione facciale.

Nella prima classifica generale i principali favoriti per la vittoria del Giro d’Italia sono divisi da meno di 1″: il britannico Simon Yates ha un ritardo di 38″ da Ganna, il colombiano Egan Bernal – vincitore del Tour de France nel 2019 – è a 39″; a 41″, invece, c’è Vincenzo Nibali, in gara pochi giorni dopo la frattura al radio. Lo ‘Squalo dello Stretto’, proprio a Torino, nel 2016 conquistò il secondo Giro d’Italia della carriera, dopo quello vinto nel 2013 a Brescia. Quest’anno il trionfo non è una priorità, ma un’impresa è sempre nel mirino del corridore siciliano.

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