Roma in fermento, è count down per arrivo Mourinho

Triplete: l'ex allenatore dell'Inter, José Mourinho, esulta dopo aver conquistato la Champions League al termine della finale contro il Bayern Monaco allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, in una immagine del 22 maggio 2010.
Triplete: l'ex allenatore dell'Inter, José Mourinho, esulta dopo aver conquistato la Champions League al termine della finale contro il Bayern Monaco allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, in una immagine del 22 maggio 2010. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

ROMA. – A Roma il nome di Mourinho irrompe ovunque. Il tecnico portoghese è il catalizzatore di ogni discussione, e se è vero che l’attesa aumenta il piacere, allora i tifosi giallorossi saranno ancora più felici il giorno dello sbarco dello Special One nella Capitale.

Bisognerà aspettare ancora qualche settimana. Prima della fine della stagione sarà ben attento dal non farsi vedere a Roma o dalle parti di Trigoria nonostante la casa la stia già cercando tra il centro e i Parioli (magari vicino a quella di Dan Friedkin, demiurgo dell’operazione a sorpresa per la panchina giallorssa). Ha molto rispetto del lavoro di Paulo Fonseca e non vuole turbare la squadra più di quanto già non abbia fatto la notizia del suo approdo alla Roma per le prossime tre stagioni.

Anche a Trigoria sono tanti i giocatori curiosi di vedere all’opera uno degli artefici principali del triplete dell’Inter, su tutti Nicolò Zaniolo. Descritto come euforico per la scelta dei Friedkin da chi lo vive quotidianamente. Anche Mourinho, però, è stregato dalle doti del ragazzo, tanto che già in passato aveva provato a portarlo al Tottenham. Un cavallo di ritorno, poi, potrebbe essere Florenzi, ora in prestito al Psg, ma sul quale il tecnico portoghese vorrebbe fare un’attenta valutazione con il suo staff prima di perderlo definitivamente.

E proprio intorno ai suoi collaboratori c’è grande riserbo nonostante dei nomi siano già emersi come quello del suo vice storico, Joao Sacramento che dovrebbe seguirlo anche nella Capitale. Poi c’è Nuno Santos, allenatore dei portieri che potrebbe trovare spazio considerato che la permanenza di Marco Savorani è tutt’altro che scontata.

Grande attenzione sarà rivolta al preparatore atletico visti i tanti infortuni di quest’anno e Carlo Lalin (con Mou al Chelsea, Manchester, Real e Tottenham) sembra un punto fermo. Infine c’è Giovanni Cerra, team analyst romano e romanista. A questi, però, potrebbe aggiungersi un’altra figura di campo che lo aiuti nella gestione del gruppo e i nomi forti sono quelli di Walter Samuel (che conosce bene dai tempi dell’Inter e a Roma ha vinto uno scudetto) e di Daniele De Rossi, ora impegnato con la Nazionale di Mancini.

Più complicato un rientro di Totti. Pinto ha parlato tempo fa con l’ex dieci giallorosso, ma senza trovare una convergenza sul ruolo da svolgere dentro Trigoria. La sensazione comunque è che Mourinho sarà il vero plenipotenziario della Roma. In accordo con Pinto si farà il mercato, ma l’ultima parola su interviste e utilizzo dei social ad esempio potrebbe spettare proprio allo Special One. Dai tempi dell’Inter è un accentratore, 11 anni dopo è ancora così e ai Friedkin piace anche per questo e per la mentalità e il carattere in grado di portare nelle squadre in cui lavora.

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