G20 Turismo, sette linee guida come i colli di Roma

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, introduce la conferenza stampa della riunione ministeriale del G20 dedicata al Turismo.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, introduce la conferenza stampa della riunione ministeriale del G20 dedicata al Turismo. (Ufficio Stampa e Comunicazione Presidenza del Consiglio)

ROMA. – Sostenibilità, sicurezza, digitale. Sono i punti salienti da cui far ripartire il turismo del futuro, secondo i ministri di settore del G20. Riuniti a Roma sotto la Presidenza italiana, hanno stilato le linee guida concrete per sostenere la ripresa, appunto, sostenibile e resiliente dei viaggi e del turismo e il suo contributo alla crescita globale.

“Con un po’ di orgoglio posso dire che si ricorderanno come le Rome G20 Guidelines”, commenta il ministro del Turismo italiano Massimo Garavaglia, presentando i sette punti del documento stilato, che, dice, “curiosamente sono sette, come i colli di Roma”. “Non possiamo perdere tempo, il turismo sarà il banco di prova una volta sconfitta la pandemia. Il turismo è la chiave di di volta per una crescita equilibrata” aggiunge.

Un vademecum, per ripristinare la fiducia nei viaggi e nel turismo e consentire la ripresa economica, ma anche per imparare dall’esperienza della pandemia e dare priorità a un’agenda di sviluppo sostenibile nel guidare il turismo futuro.

Ecco i punti in dettaglio:

Mobilità sicura: ovvero, sviluppare un quadro di fiducia per una mobilità internazionale sicura, che ci permetta di sostenere, integrare e coordinare le iniziative internazionali di mobilità sicura. – Gestione delle crisi: ridurre al minimo l’impatto delle crisi future sul turismo.

Resilienza: garantire un settore turistico solido e stabile in tempi incerti.

Inclusività: ampliare l’impegno della comunità e i benefici del turismo, “settore – commenta il ministro Garavaglia – che in Italia già vede la maggiore percentuale di donne e giovani impiegati”.

Trasformazione verde: gestire il turismo per sostenere gli ambienti globali e locali.

Transizione digitale: consentire a tutti gli operatori del turismo di beneficiare pienamente delle opportunità digitali.

Investimenti e infrastrutture: concentrare le risorse su un futuro sostenibile per il turismo.

Inoltre, si accolgono con favore le Raccomandazioni per la transizione verso un’economia verde dei viaggi e del turismo presentate dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (Unwto) e si chiede di agire “promuovendo le destinazioni sostenibili come asset strategici per bilanciare le esigenze delle persone, del pianeta e della prosperità, e per assicurare un’economia turistica post-Covid resiliente e inclusiva”.

I ministri sottolineano poi “il valore del turismo culturale come mezzo per affermare il valore della cultura come risorsa per il dialogo e la comprensione reciproca tra le persone, per la preservazione e l’apprezzamento della diversità e la conservazione del patrimonio culturale” e si impegnano “a progettare politiche per un settore turistico sostenibile, inclusivo e resiliente e a promuovere la cooperazione internazionale e pubblico-privata”.

Si chiede inoltre “al Gruppo di Lavoro sul Turismo del G20 di monitorare i progressi nell’attuazione delle Linee Guida del G20 sul futuro del turismo documentando e riportando le politiche e le misure nazionali e internazionali, con il supporto dell’Ocse, dell’Unwto e di altre organizzazioni internazionali pertinenti”.

Il turismo, riconoscono i ministri, continua a essere uno dei settori più duramente colpiti dalla pandemia, con arrivi turistici internazionali in calo del 73% a livello globale nel 2020 e impatti senza precedenti sui gruppi vulnerabili e piccole e medie imprese, e con quasi 62 milioni di posti di lavoro persi a livello globale, che rappresentano un calo del 18,5%, con una prospettiva che rimane altamente incerta.

(di Daniela Giammusso/ANSA)

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