Moto Spagna: Ducati super con Bagnaia, Rossi in fondo

Un abbraccio tra Pecco Bagnaia e Valentino Rossi (di schiena).
Un abbraccio tra Pecco Bagnaia e Valentino Rossi (di schiena). Archivio

ROMA. – La Ducati di Francesco Bagnaia e la Yamaha Petronas di Valentino Rossi. É il testa coda scritto dalle libere del venerdì di Jerez de la Frontera dove a far impressione è l’ennesima brutta figura del Dottore che nella classifica combinata si è piazzato al 21/o posto restando in fondo alla lista dei tempi sia nella prima sia nella seconda sessione.

Lampi del vero Marc Marquez al mattino, mentre nel pomeriggio i “fantasma” di Jerez lo lasciano ancora lontano dalla condizione migliore con un 16/o posto complessivo.

Sorridono, insieme a “Pecco”, Fabio Quartararo su Yamaha (secondo con un distacco di 0”178) e l’Aprilia di Aleix Espargaró (+0”437). Il compagno di squadra di Rossi, Franco Morbidelli, chiude al quarto posto (+0.495), mentre gli altri italiani finiscono dietro: 15/o Marini, 17/o Petrucci, 18/o Bastianini, 19/o Savadori. Un venerdì sugli scudi che fa ben sperare per qualifiche e gara Bagnaia, che nella conferenza stampa di ieri aveva assicurato di essere pronto per vincere.

“Sono contento, è una pista dove Ducati per storia non è mai andata bene – spiega il pilota torinese -. Stamattina non mi trovavo bene subito, oggi pomeriggio, nonostante avessimo la dura dietro, riuscivo a essere veloce, poi abbiamo messo la media di stamattina e ho fatto un buon tempo, anche se ci abbiamo messo tempo a pulirla, poi all’ultimo giro ho fatto un buon tempo. Quando ho avuto la possibilità di fare il time attack mi sono divertito con questa moto, mi diverto proprio a farlo”.

A non divertirsi ultimamente e nemmeno oggi è il suo maestro di Tavullia. A pochi giorni dall’annuncio dell’accordo fra la VR46 e la Tanal Entertainment, che con lo sponsor saudita Aramco porterà la squadra di Valentino in MotoGP dal 2022 per cinque anni, Rossi ha riproposto tutti problemi di gestione della sua M1 Petronas: “Soffro sempre per la mancanza di grip al posteriore, dopo alcuni giri inizio a scivolare: abbiamo provato varie cose ma non sappiamo cosa fare per migliorare – ha spiegato il pesarese -.

“È stata una giornata difficile, non sono veloce abbastanza, soprattutto sul giro secco, mentre nel passo va un pochino meglio – aggiunge Rossi -. Mi hanno tolto un tempo per un passaggio sul verde, ma avrei guadagnato solo 3-4 posizioni. Dobbiamo trovare più grip, ma non abbiamo idea di come farcela. La situazione è abbastanza difficile, ho provato anche con due moto diverse, ma il feeling è simile: dobbiamo insistere”.

Giornata dura anche per Marquez: lo spagnolo della Honda aveva cominciato in modo incoraggiante, realizzando il terzo tempo nella FP1, seppur mostrando una certa incostanza nelle prestazioni sul long-run. Il pomeriggio, invece, è stato decisamente meno positivo.

L’iberico è stato l’unico pilota a non migliorare sul cronometro, rinunciando a effettuare il time attack: “La forza non mi manca, ecco perché in FP1 posso guidare come voglio. Mi manca la resistenza – riassume Marquez – e me ne sono reso conto anche oggi pomeriggio. Per questo siamo più cauti. Due settimane fa sono calato giorno dopo giorno. Qui a Jerez spero di non seguire lo stesso percorso”.