Man United 6 grande, Roma avanti poi black out

Roma
I giocatori del Manchester United festeggiano uno dei 6 gol contra la Roma. (ANSA)

ROMA. – Finisce peggio che a Liverpool tre anni fa, a una sessantina di chilometri dallo stadio dei sogni, Old Trafford di Manchester. Oggi, contro lo United, la Roma esce sconfitta con un tennistico 6-2 che non sembra lasciarle speranze per il match di ritorno all’Olimpico fra una settimana.

Tre anni fa contro i Reds di Klopp e dell’ex Salah le reti furono cinque, qui sono stati sei ma alla fine per i giallorossi il risultato è un’altra pesante sconfitta in una semifinale di Coppe europee contro una squadra inglese. E poteva finire anche peggio, se si pensa che la Roma di Spalletti a Manchester perse per 7-1 e che questa ha fatto solo un po’ meglio.

La Roma, che per andare in finale di Europa League tra una settimana all’Olimpico dovrebbe vincere 4-0, e quindi fare un autentico miracolo, è crollata nel secondo tempo, dopo aver chiuso in vantaggio per 1-2 il primo.

Ha pagato anche un pesantissimo pedaggio alla sfortuna, stabilendo il record di perdere per infortunio tre giocatori nell’arco dei primi 37 minuti: fuori Veretout, Pau Lopez e Spinazzola nell’ordine, e nonostante perdesse i pezzi la squadra di Fonseca, che a quel punto, a match in corso, non poteva fare più cambi avendo esaurito i tre slot, era stata capace di non lasciarsi andare e di chiudere avanti, trascinata dall’ottima prova, fino a quel momento, dei veterani Dzeko e Mkhitaryan.

Nella ripresa il crollo, non c’è stata partita perché il Man United è entrato in campo animato da uno spirito diverso e ha avuto anche il merito, o la fortuna, di trovare subito il gol con il Matador Cavani, spesso a segno contro la Roma (con la doppietta di oggi 11 reti mcontro i giallorossi).

Poi l’uruguayano, match winner dei suoi assieme all’ex sampdoriano Bruno Fernandes (doppietta anche per lui) ha colpito ancora, con la complicità dell’incerto Mirante e successivamente l’arbitro ha regalato un rigore ai padroni di casa, per un presunto fallo di Smalling su Cavani (lo scontro è avvenuto praticamente fuori campo). Ma a quel punto si era già capito che non c’era più partita e alla fine ha trovato gloria anche il giovanissimo Greenwood, subentrato a match in corso.

Il primo gol del match nasceva da uno slalom di Pogba, che imbucava per Cavani, assist dell’attaccante per Bruno Fernandes e delizioso tocco sotto del portoghese: 1-0 Lorenzo Pellegrini pareggiava su rigore concesso per un mani di Pogba, poi colpiva Dzeko, bravissimo a inserirsi da due passi sul cross di Pellegrini: per il bosniaco, ex del City, ottavo gol allo United e sesto a Old Trafford.

Cavani puniva la Roma a inizio ripresa, in contropiede, con Pogba che lanciava l’uruguaiano: uno-due con Bruno Fernandes e tocco di ritorno. Il 4-2 nasceva da un tiro di Wan-Bissaka non trattenuto da Mirante che regalava il pallone a Cavani.

Poi c’era il rigore fantasma trasformato dallo specialista Bruno Fernandes, mentre il colpo del primo set lo metteva a segno Greenwood. Insomma, un’altra serata da incubo, e il volto di Fonseca, ormai certo dell’addio, è il sigillo a questa partita.

(di Alessandro Castellani /ANSA).

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