Colombia sciopero: a Cali distrutta statua fondatore città

La statua del fondatore di Cali, Sebastián de Belalcázar abbattuta da indigeni Misak.
La statua del fondatore di Cali, Sebastián de Belalcázar abbattuta da indigeni Misak. (Ansalatina)

BOGOTÁ. – Momenti di tensione e incidenti si registrano nella città colombiana di Cali, nell’ambito dello sciopero nazionale iniziato oggi contro il piano di austerità che il governo ha intenzione di introdurre nel Paese.

Un grupo di manifestanti in città ha demolito la statua del “conquistador” spagnolo e fondatore di Cali, Sebastián de Belalcázar, situata in un punto panoramico a ovest del capoluogo del dipartimento di Valle del Cauca.

Secondo quanto riferito dal portale dell’emittente W Radio, sul posto si sono verificati scontri tra gli indigeni del popolo Misak e gli agenti di polizia che stavano sorvegliando la statua, nel tentativo di preservarla dall’attacco dei manifestanti.

Sin dalle prime ore di questo mercoledì, i cittadini di Cali portano avanti sit-in e blocchi stradali in diverse aree della città, per partecipare allo sciopero nazionale cominciato oggi nonostante una sentenza di un giudice della regione di Cundinamarca, che ieri ha ordinato la sospensione della protesta per i rischi legati ad un possibile aumento di contagi da Covid-19.

Secondo il segretario alla Sicurezza e alla giustizia di Cali, Carlos Rojas, ci sono circa sette punti strategici della città che sono interessati dalle manifestazioni. Oltre alla demolizione della statua, si sono verificati altri episodi di distruzione, tra cui un autobus vandalizzato e quattro autovelox danneggiati. Si registrano inoltre scontri tra manifestanti e agenti di polizia nel nord della città.

Tutti i media colombiani confermano che la gente è scesa in strada in vari punti della capitale, a Cartagena, Pereira, El Cairo (dipartimento di Cauca) e Cali.

L’emittente pubblica anche il risultato di un sondaggio dell’istituto Datexco secondo cui il 73,1% della popolazione si è detto d’accordo con le motivazioni dello sciopero, anche se solo il 36,2% ha precisato che parteciperà alle manifestazioni.

L’emittente pubblica anche il risultato di un sondaggio dell’istituto Datexco secondo cui il 73,1% della popolazione si è detto d’accordo con le motivazioni dello sciopero, anche se solo il 36,2% ha precisato che parteciperà alle manifestazioni.

Il governo del presidente della repubblica Iván Duque si è mostrato irremovibile sulla volontà di far approvare il piano di austerità dal Parlamento.

I suoi ministri dell’Interno e delle Finanze, Daniel Palacios e Alberto Carrasquilla, hanno sottolineato che la criticata riforma fiscale, che dovrebbe far incassare al governo sei miliardi di dollari, “è necessaria” per ridurre il deficit dei conti pubblici e il debito estero divenuto insostenibile, e per far conservare alla Colombia l’ ”investment grade” che le hanno finora assegnato le agenzie di rating internazionali.

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