ROMA. – Ripartenza in sordina per la ristorazione in zona gialla. Più vivace il ritorno ai tavoli dei bar e birrerie, dove un caffè o un brindisi alla vita ritrovata è più veloce da organizzare. Magari per festeggiare tutti insieme il ritorno in classe, in presenza a scuola. Ma il 26 aprile di avvio della road map governativa delle riaperture non ha registrato il pienone nei locali con spazi all’aperto.
Anzi, c’è chi parla di flop. E dopo una apertura di lunedì, e in più sotto la pioggia, tutti guardano al prossimo fine settimana per capire se c’è il re-start, e se la voglia di convivialità a tavola avrà la meglio dopo mesi di distanziamento.
In questo quadro, sono circa 1 milione, stima Coldiretti, gli italiani che hanno già colto l’occasione di mangiare a cena fuori, nonostante i limiti fissati dal coprifuoco alle 22, dopo oltre sei mesi di divieto scattato il 25 ottobre dello scorso anno.
Lo stop al coprifuoco, per l’organizzazione agricola, “aiuterebbe le aperture serali a cena che valgono da sole, con l’arrivo della bella stagione e la ripresa del turismo, l’80% del fatturato di ristoranti, pizzerie ed agriturismo”.
Intanto in città l’impressione è che non ci sia stato un assalto al centro storico ma sì un ritorno dei giovani nelle piazze della movida e un primo pranzo coi colleghi negli esercizi sotto l’ufficio o di quartiere dove in tanti sono tuttora in smart working.
“Ieri si è assistito alla massiccia apertura di bar con spazi improvvisati all’aperto – lamenta il consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia – mentre i ristoranti che avevano investito in sicurezza sono rimasti chiusi e secondo le previsioni, lo resteranno ancora per un mese. Sono stati avvantaggiati i bar con punti di appoggio all’aperto, esattamente il contrario di quanto aveva auspicato nei mesi scorsi il Comitato tecnico scientifico”.
Intanto c’è chi si è rifatto del lockdown concedendosi un cinema e all’uscita una tappa in pizzeria. Ma con la mannaia del time-limit alle 22 è impensabile per molti esercizi, dai ristoranti multisala ai cocktail bar, riaprire ora.
Qualche chef stellato riappare in formule temporary o bistrot. Magari fuori porta come ha fatto Rosanna Marziale: “Non ce la siamo sentiti – spiega la chef stellata del ristorante stellato Le Colonne a Caserta – di aprire all’esterno e di accogliere i clienti in una strada col traffico mediamente altro.
Pertanto avendo una Tenuta con un parco bellissimo a pochi chilometri abbiamo pensato di accogliere in modo adeguato a San Bartolomeo, casa in campagna Pantaniello di Caiazzo fino a quando non cambieranno le disposizioni governative”.
Le troppe incertezze legate alle restrizioni anti Covid, fanno saltare, con data da destinarsi, l’appuntamento del 16 e 17 maggio per Ristoamare, manifestazione a Cagliari dedicata al settore hotel, ristoranti e catering.
(di Alessandra Moneti/ANSA).