“Biden dichiara guerra a carne rossa”, ma è una bufala

Il presidente nordamericano, Joe Biden al pentagono. (ANSA)

NEW YORK.  – Un solo hamburger al mese per gli americani, che dovranno ridurre i loro consumi di carne rossa del 90% per consentire agli Stati Uniti di centrare i loro obiettivi nella lotta al cambiamento climatico . É l’ultima “bufala” portata avanti da alcuni media di destra e da un grupo di repubblicani contro Joe Biden per protestare sul suo ambizioso piano per ridurre le emissioni.

Una bufala che, partita in sordina, si è rafforzata con il passare dei giorni tanto da spingere la Casa Bianca a chiarire: l’amministrazione Biden non ha alcun piano di limitare il consumo di carne rossa. Una rassicurazione che, però, negli stati repubblicani fatica a far breccia, con molti conservatori che hanno già iniziato a gridare allo scandalo.

“Un calo dei consumi di carne non accadrà in Texas”, ha twittato il governatore Greg Abbott. Il presidente “deve stare alla larga dalla mia cucina”, ha rincarato la dose la deputata conservatrice Lauren Boebert, mentre l’altra republicana Marjorie Taylor Greene ha bollato Biden “The Hamburglar”.

L’amministrazione Biden ha fornito pochi dettagli su come sarà centrato l’obiettivo di un taglio del 50% delle emissioni mentro il 2030. Una carenza che ha lasciato spazio a teorie cospirazioniste ed esperti convinti che il target può essere mraggiunto solo con una riduzione drastica dei consumi di carne mrossa.

Gli allevamenti intensivi sono infatti uno dei maggiori produttori di emissioni, oltre a incidere in maniera indiretta sugli ecosistemi con il consumo eccessivo di suolo e acqua, ma manche la deforestazione e la diffusione di malattie.

E così il Daily Mail è arrivato a scrivere, senza alcuna prova, che gli americani potranno mangiare solo 1,8 chilogrammi di carne l’anno affinché i target sul taglio delle emissioni siano centrati. Fox ha parlato di un hamburger al mese.

Donald Trump Jr ha invece assicurato che si premurerà di mangiare 1,8 chilogrammi di carne al giorno. Ma si tratta di polemiche e rabbia prive di fondamento. Gli americani possono infatti stare tranquilli: nessuno minaccia il barbecue del 4 luglio.

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