Fmi: flat tax Italia generosa, favorisce elusioni

Un' illustrazione sulla Flat tax .
Un' illustrazione sulla Flat tax .

ROMA. – Il Fondo Monetario Internazionale boccia il regime forfettario per le partite Iva e le piccole imprese personali che si avvantaggiano di un regime fiscale speciale con un’aliquota al 15% (5% per  le sturt up).

“Il regime speciale previsto per le imprese molto piccole sembra piuttosto generoso e capace di indurre all’elusione”. Ha detto Ruud de Mooij, capo della divisione Politica Fiscale del Dipartimento Affari Fiscali dell’ Fmi durante la sua audizione davanti  commissioni Finanze della Camera e Sesta del Senato.

Il parere del Fmi avviene nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla riforma fiscale avviata dal Parlamento. La riforma è infatti fra gli obiettivi del Governo ed è considerata nel Piano di ripresa e di resilienza come una delle “azioni chiave” per rispondere alle “debolezze strutturali del Paese”

“I regimi semplificati – ha proseguito de Mooij – inducono le piccole imprese a voler rimanere nel sistema agevolativo e quindi rischiano di essere un disincentivo alla crescita delle imprese e dell’economia. Una tassa piatta può inoltre creare distorsioni che un buon sistema fiscale dovrebbe evitare” ha aggiunto. Tuttavia, non solo la flat tax  “ma anche un sistema progressivo” non ben calibrato “può creare distorsioni.

Parlando più direttamente dell’Irpef de Mooij ha suggerito di “calibrare meglio il peso fiscale sui redditi da lavoro” quando e dove “il meccanismo delle detrazioni e dei crediti d’imposta venga a determinare aliquote marginali troppo elevate per fasce significative di lavoratori”. Ridurre quindi il cuneo fiscale che “complessivamente in Italia appare piuttosto alto su tutti i lavoratori compresa la parte che riguarda i contributi previdenziali e per la sicurezza sociale”.

“Le riforme fiscali sono difficili da fare, ma è importante preparare l’opinione pubblica con un buon messaggio per spiegare gli effetti positivi” ha suggerito.

A fine audizione Fratelli d’Italia hanno stigmatizzato che i documenti distribuiti ai parlamentari fossero in inglese e non fossero stati tradotti in italiano. Il presidente della commissione finanze della Camera Luigi Marattin ha accolto il rilievo assicurando la prossima traduzione.

(Maria Gabriella Giannice/ANSA)

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