Appalti più semplici. Stato faciliterà via libera

Un cantiere della ricostruzione post sisma di Norcia.
Un cantiere della ricostruzione post sisma di Norcia. Archivio. ANSA / GIANLUIGI BASILIETTI

ROMA.  – Centralizzazione di autorizzazioni e concessioni per rendere più veloci gli iter delle opere e delle gare, semplificazioni degli appalti, spinta alle gare nei servizi pubblici locali.

Il governo Draghi punta a snellire e a modernizzare le procedure con un doppio intervento: il decreto semplificazioni che arriverà subito dopo la presentazione del Pnrr, presumibilmente dunque entro maggio, e la legge annuale sulla concorrenza attesa entro la prima metà di luglio.

Secondo quanto anticipato nel Piano nazionale di attuazione del Recovery, il dl introdurrà “una normativa speciale” sui contratti pubblici, una semplificazione dei controlli della Corte dei conti sui contratti, la proroga della limitazione della responsabilità per danno erariale. Verranno inoltre previste una speciale “VIA statale” per le opere del Pnrr e l’ampliamento delle autorizzazioni tramite il Provvedimento Unico in materia Ambientale (PUA) e verranno rimossigli attuali ostacoli che impediscono un completo sfruttamento dei vantaggi del Superbonus.

Nella legge sulla concorrenza, che dovrà diventare effettivamente un appuntamento annuale, il governo centrale punta ad avocare a sé le concessioni di grande derivazione idroelettrica (da regionali a nazionale sotto la competenza esclusiva della tutela della concorrenza) e limitare l’affidamento in house dei servizi pubblici locali, compreso il Tpl, avendo come obiettivo una “maggiore competitività”.

Semplificazione in vista, sempre nella legge, anche per l’iter autorizzativo degli impianti di gestione e trattamento dei rifiuti attraverso un maggior ricorso alle autocertificazioni e alla certezza dei termini di conclusione dei procedimenti – anche in questo caso – attraverso l’eventuale ricorso ai poteri sostitutivi. Ai cittadini e agli enti locali interessai potranno essere concesse incentivazioni o compensazioni ad hoc.

I “poteri sostitutivi” ricorrono infine anche per i procedimenti relativi all’installazione di reti di telecomunicazione che non sono soggetti a meccanismi di silenzio assenso o in caso di inerzia delle amministrazioni competenti.

Lascia un commento