Greta striglia i leader: “Impegni insufficienti”

Greta Thunberg a Torino. Archivio
Greta Thunberg a Torino. in un immagine d'archivio. (ANSA)

NEW YORK. – “State ignorando la crisi climatica. Onestamente per quanto pensate di farla franca senza essere ritenuti responsabili?”. Greta Thunberg striglia i leader mondiali riuniti virtualmente da Joe Biden per aver stabilito obiettivi a suo avviso “insufficienti”. E non risparmia neanche il Congresso americano, davanti al quale si presenta per parlare dei sussidi all’industria dei combustibili fossili.

La voce dell’attivista svedese non è la sola a fare da controcanto alla lunga serie di impegni e alle belle parole dei grandi del pianeta. Al vertice sul clima della Casa Bianca un’altra giovane attivista incalza i big e li accusa senza mezzi termini di “irragionevolezza e pessimismo”. E’ la diciottenne messicano-cilena Xiye Bastida: calma e sicura di sé, si rivolge ai grandi con fermezza mostrando l’impegno in prima linea dei giovani della generazione Greta per la ‘loro’ Terra, quella che erediteranno dopo anni di sfruttamento e distruzione.

Il messaggio delle due attiviste è chiaro e non lascia adito a dubbi: basta con le parole, la “nostra generazione” combatterà per il clima e per salvare il pianeta perché non vuole essere “vittima” delle scelte miopi e poco ambiziose dell’attuale classe politica. “É tempo di cambiare il mondo”, dice Bastida spiegando come la crisi climatica sia il risultato del colonialismo e del capitalismo e debba essere affrontata ascoltando “tutte le voci”, anche quelle degli afroamericani e degli indigeni. Poi esorta i leader ad “accettare che l’era dei combustibili fossili è finita”.

Greta le fa eco davanti al Congresso americano. “Siamo nel 2021 e il fatto che siamo ancora qui a parlare dei sussidi ai combustibili fossili è una vergogna, significa che non abbiamo capito l’emergenza climatica”, denuncia, assicurando ai deputati che, “a differenza loro”, le nuove generazioni “combatteranno” contro i cambiamenti climatici.

E saranno anche quelle che “scriveranno di voi sui libri di storia. Saremo noi a decidere come sarete ricordati. Quindi il consiglio che vi rivolgo è quello di scegliere con saggezza, sulla base della scienza e del buon senso”. Per cambiare le cose, è l’esortazione di Greta ai leader mondiali e ai deputati, servono “cambiamenti drastici” perché “non possiamo accontentarci di qualcosa solo perché è meglio di niente”. “Siamo decenni indietro” e c’è bisogno di fare molto di più.