Allarme Aie su clima a 2 giorni dal vertice di Biden

Emissioni di gas serra provenienti da ciminiere industriali. Archivio.
Emissioni di gas serra provenienti da ciminiere industriali. Archivio.

PARIGI. – Allarme dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie) sulle emissioni di Co2. A due giorni dal vertice mondiale sul clima organizzato dal presidente Usa, Joe Biden,  l’organizzazione con sede a Parigi lancia un pesante avvertimento alla comunità internazionale. Le emissioni di anidride carbonica aumenteranno nel 2021 ad un livello record, il secondo più alto della storia dopo quello di 10 anni fa seguito alla crisi finanziaria.

Tra le ragioni di questo aumento c’è la pandemia da coronavirus, poiché i governi di tutto il mondo stanno riversando stimoli nei combustibili fossili per finanziare la mripresa dalla recessione post-Covid. In particolare, secondo l’Aie, le emissioni di Co2 aumenteranno quest’anno di quasi il 5%, a 33 miliardi di tonnellate, invertendo in larga parte il mcalo registrato lo scorso anno a causa del nemico invisibile che mha fermato l’economia globale.

Con la ripresa, al contrario, anche le emissioni di Co2 sono destinate a crescere, per quello che si pronostica come il secondo piú forte incremento mai registrato nella storia.

“Le emissioni globali di carbonio – afferma il direttore esecutivo dell’Aie, Faith Birol – dovrebbero aumentare di 1,5 miliardi di tonnellate quest’anno, guidate dalla ripresa dell’uso del carbone nel settore energetico” . “Questo – aggiunge – è un terribile avvertimento: la ripresa económica dalla crisi legata al Covid è attualmente tutt’altro che msostenibile per il nostro clima”.

Quindi l’accorato appello affinché le nazioni si impegnino in “azioni immediate” e in ogni caso prima della Conferenza delle Nazioni Unite (Cop26) sui cambiamenti climatici fissata per novembre a Glasgow. “Se i governi di tutto il mondo non si muovono rapidamente per iniziare a tagliare le emissioni, è probabile che nel 2022 dovremo affrontare una situazione ancora peggiore”, avverte Birol.

L’AIE pronostica un aumento del 4,5% nella domanda di carbone, superando il livello del 2019 e avvicinandosi al suo massimo storico dal 2014. É questo, secondo l’organismo, il motivo principale dell’aumento delle emissioni di CO2. La crescita del carbone, tirata dal settore elettrico, dovrebbe essere superiore del 60% a quella delle menergie rinnovabili, che comunque guadagnano terreno.

Anche la domanda di gas dovrebbe superare il livello del 2019 e quella di petrolio riparte con forza anche se a causa delle incertezze sul settore aereo non dovrebbe ritrovare il picco del 2019.Quanto alle rinnovabili, la produzione elettrica dovrebbe crescere dell’8% per fornire circa 30% dell’elettricità mondiale (contro meno del 27% nel 2019).

Il monito dell’Aie arriva a pochi giorni dal vertice sul mclima ospitato da Biden, giovedì e venerdì, in occasione della mGiornata sulla Terra, a cui sono invitati una quarantina di mleader mondiali tra cui la presidente della Commissione europea, mUrsula von Der Leyen, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier italiano Mario Draghi, il presidente della Francia Emmanuel Macron, il presidente della Cina, Xi Jinping, e quello della Russia, Vladimir Putin. L’Aie avverte inoltre sul fatto che gli sforzi messi in campo contro i cambiamenti climatici per fare in modo che la Terra resti un pianeta vivibile rischiano di rimanere vani se non ci sarà anche un forte impegno da parte dell’India.

La decisione di organizzare il vertice sul clima è stata presa da Biden per segnare il ritorno degli Usa nell’accordo di Parigi che era stato ripudiato dall’ex presidente Donald Trump. Obiettivo del vertice è sottolineare l’urgenza di misure più forti per la protezione del  clima. Per il direttore dell’AIe, Fatih Birol, si tratta dunque di un “momento cruciale per impegnarsi in azioni chiare e immediate prima della Cop26 di Glasgow”.

(di Paolo Levi/ANSA).

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