Covid: Buenos Aires presenta ricorso contro chiusura scuole

Una protesta contro le restrizioni per il Covid di fronte al Obelisco di Buenos Aires. Immagine d'archivio.
Una protesta contro le restrizioni per il Covid di fronte al Obelisco di Buenos Aires. Immagine d'archivio. EPA/Juan Ignacio Roncoroni

BUENOS AIRES. – Il capo del governo della Città di Buenos Aires, Horacio Rodríguez Larreta, ha presentato oggi ricorso alla Corte Suprema di Giustizia argentina per impedire la sospensione delle lezioni in presenza nella capitale del Paese, ordinata dal governo del presidente Alberto Fernandez di fronte all’aumento dei casi di coronavirus.

Rodríguez Larreta ha presentato il ricorso pochi minuti prima di incontrare il capo di stato per discutere la chiusura delle scuole. Il governo di Buenos Aires chiede alla Corte di dichiarare incostituzionale il Decreto di Necessità e Urgenza (Dnu) di Fernández, che ha stabilito le nuove restrizioni e la sospensione delle lezioni in classe nell’area metropolitana di Buenos Aires per due settimane.

Fra le misure annunciate, oltre al ritorno alle lezioni online, vi sono la restrizione della circolazione notturna fra le 20 e le 6, la sospensione delle attività ricreative, sociali, culturali, sportive e religiose in luoghi chiusi, e la chiusura delle attività commerciali alle 19. Si è appreso inoltre oggi, sebbene il presidente non lo avesse annunciato nel suo discorso televisivo, che bar e ristoranti potranno servire solo all’aperto, oltre a dover rispettare il coprifuoco.

Le misure annunciate dall’Esecutivo centrale mercoledì sono state duramente respinte dal governo della capitale argentina. Rodriguez Larreta aveva commentato ieri di non essere stato consultato prima delle nuove restrizioni definite da Fernandez.

Ieri sera, il ministero della Salute argentino ha riferito che in 24 ore sono stati registrati 383 nuovi decessi e 24.999 nuovi contagi da coronavirus nel Paese, per un totale di 2.629.156 casi 58.925 morti dall’inizio della pandemia.

Il presidente Fernández, ha confermato oggi la sua decisione di sospendere con un decreto, per due settimane, le lezioni scolastiche in presenza a Buenos Aires e nella sua área metropolitana per l’aumento dei casi di Covid-19, nonostante il governo della capitale abbia presentato ricorso alla Corte Suprema contro la misura.

“Non possiamo non sospendere le lezioni nelle condizioni in cui ci troviamo”, ha detto Fernández (peronismo di centrosinistra) dopo aver tenuto una riunione di più di un’ora con il capo del governo della città di Buenos Aires, Horacio Rodríguez Larreta (centrodestra).

Ha quindi ratificato il provvedimento, e lasciato aperta la possibilità che oltre le attuali due settimane di chiusura delle scuole, la misura possa essere nuovamente prorogata se la crisi sanitaria non cesserà.

La sospensione delle lezioni in presenza è il principale punto di scontro tra il governo centrale e la capitale. Larreta, prima di entrare nella riunione odierna, ha presentato alla Corte Suprema di Giustizia un ricorso contro la misura.

Lascia un commento