Argentina: causa futures in dollari, assolta vicepresidente

La vicepresidenta argentina Cristina Fernandez de Kirchner en una foto de archivo. EPA/ROLEX DELA PENA /

BUENOS AIRES. – Un tribunale della Cassazione penale in Argentina ha prosciolto la vicepresidente (ed ex presidente) Cristina Fernández de Kirchner, il governatore di Buenos Aires, Axel Kicillof, ed altri imputati dall’accusa, formulata dalla Procura, di aver causato un grave pregiudizio allo Stato acquistando nel 2015, attraverso la Banca centrale, contratti futures in dollari. Lo riferisce l’agenzia di stampa Telam.

La decisione di chiudere l’istruttoria e negare l’apertura di un processo è stata adottata all’unanimità dai membri della prima sezione del massimo tribunale penale argentino per la ragione che “quelle operazioni facevano parte di una política finanziaria di chi era allora al governo che non può essere trattata dai tribunali”.

Per la loro sentenza i giudici hanno anche preso atto di una perizia contabile che ha determinato come nell’operazione dei contratti futures in dollari durante l’ultimo periodo del governo di Cristina Fernández de Kirchner non ci furono danni alle casse dello Stato né violazioni della legge.

In un intervento davanti a un altro tribunale all’inizio di marzo, la attuale vicepresidente aveva sostenuto che la vicenda fu “manipolata durante la campagna elettorale del 2015 (che si concluse con la vittoria nelle elezioni presidenziali di Mauricio Macri)”, ed aveva denunciato l’applicazione nei suoi confronti di una sorta di ‘lawfare’ (guerra giuridica) “attraverso la complicità di giudici e dei media”.

La pubblica accusa dovrà ora esaminare l’opportunità di presentare un appello a una ultima istanza per questa causa che è stata una delle undici istruite contro  Fernández de Kirchner dal defunto giudice Claudio Bonadío, mentre altri due processi ai danni della vicepresidente sono stati aperti da un altro giudice, Julián Ercolini.