Schiaffo a Trump, Biden cancella i fondi per il muro

WASHINGTON.  –  Doppio schiaffo a Donald Trump: Joe Biden cancella tutti i fondi per la costruzione del muro col Messico e vara una commissione per la riforma della Corte Suprema che, dopo l’ingresso dei tre giudici nominati dall’ex presidente americano, è caratterizzata da una schiacciante maggioranza conservatrice. Due mosse mirate anche a venire incontro alle pressanti richieste della sinistra del partito democratico.

La nuova Casa Bianca prosegue quindi imperturbabile nell’opera di rottamazione dell’eredità trumpiana, su tutti i fronti. E Biden non vuole perdere tempo. Nella sua prima proposta di bilancio, quella per il 2022, mantiene intanto una delle sue principali promesse: nemmeno più un dollaro andrà all’opera simbolo di The Donald, non solo escludendo nuove risorse per completare il muro col Messico, ma eliminando anche i fondi già stati stanziati e non ancora utilizzati.

Perchè, spiega la nuova amministrazione Usa, il problema dell’immigrazione non si affronta con la repressione ma aggredendo il problema alle sue radici e con politiche di più ampio respiro e con un orizzonte di medio e lungo termine.

Un approccio che accontenta la sinistra del partito democratico ma che può creare enormi problemi a Biden nel momento in cui si registra un boom di ingressi senza precedenti attraverso il confine col Messico, con migliaia e migliaia di immigrati in arrivo dal Centro America e soprattutto con un numero impressionante di minori non accompagnati che ogni giorno passa la frontiera.  Il presidente americano chiede comunque 1,2 miliardi di dollari per rafforzare la sicurezza dei confini.

Ma un’altra cattiva notizia per Trump e per i repubblicani, arriva dalla decisione di Biden di istituire una commissione presidenziale che dovrà studiare l’eventuale riforma del massimo organo giurisdizionale statunitense, magari come chiedono in molti allargando a più membri la sua composizione.  Un’altra promessa mantenuta dal neopresidente americano, dunque, per tentare di riequilibrare una Corte Suprema plasmata da Trump e sbilanciata troppo a destra.

La commissione, spiega la Casa Bianca, sarà composto da un gruppo di esperti bipartisan. Dovrà presentare entro 180 giorni dal suo primo incontro un quadro delle varie posizioni in campo. Tra gli aspetti da valutare, il ruolo della Corte nel sistema costituzionale alla luce dei tempi attuali, la lunghezza del mandato dei giudici costituzionali (attualmente a vita) e il loro eventuale avvicendamento, il numero dei “saggi” che devono comporre la Corte e le regole per la selezione dei casi da prendere in considerazione.

Tornando alla manovra presentata da Biden, questa prevede una spesa complessiva di oltre 1.500 miliardi di dollari. Ben 770 miliardi di dollari sono quelli richiesti per i settori che non siano la difesa, dalla sanità all’ istruzione, dalla lotta ai cambiamenti climatici a quella alla povertà. Le risorse che Biden intende chiedere al Congresso per il Pentagono ammontano invece a 715 miliardi di dollari, un po’ più dello scorso anno ma meno di quelle che erano state previste da Trump.

Comunque troppo per la sinistra dei democratici che continua a pretenderé una svolta, tagliando drasticamente e una volta per tutte il bilancio “monster” della difesa.

(di Ugo Caltagirone/ANSA).

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