Pubblica Amministrazione: meno 480mila impiegati dal 2008

Un ufficio pubblico: scartoffie sui tavoli e impiegati statali lavorando col computer
Un ufficio pubblico con impiegati statali lavorando col computer.

ROMA. – Le amministrazioni italiane hanno bisogno di rinnovarsi e di rinfoltirsi. Dal 2008 al 2018 la macchina dello Stato ha perso260mila impiegati a tempo pieno dal 2008 al 2018 e almeno altri 150mila negli ultimi due anni; L’età media in tutta l’amministrazione pubblica supera i 50 anni, nei ministeri è di 54,1 anni. I giovani sono pochi.

Nei ministeri solo l’1% degli impiegati ha meno di 30 anni e poco più nelle Regioni e negli enti locali. Il 58% degli impiegati pubblici non ha una formazione universitaria e oltre il 20% possiede solo il diploma di terza media.  La formazione è estremamente carente e si attesta su 1,17 giornate di formazione di media che scendono a 0,85 giorni per le donne e a 0,51 giorni per gli impiegati ministeriali.

Sono i dati che emergono da “Il fattore umano”, il Vademecu per “assumere presto e bene” nelle pubbliche amministrazioni, presentato oggi alla sala stampa della Camera dei deputati e che propone proprio un metodo per Concorsi “veloci ed efficaci”.

Intanto  è cominciata la corsa per partecipare al concorso per l’assunzione a tempo determinato di 2.800 tecnici nelle amministrazioni del Mezzogiorno. Dopo la pubblicazione ieri sulla Gazzetta ufficiale del bando in poche ore le domande erano state 1.155.

Secondo il Vademecum fare un concorso pubblico “bene e presto” cioè in un massimo di 20 settimane (15 settimane dal bando) “è possibile” e questo vale anche in un momento emergenziale come quello attuale.  Un modo per cominciare ad assumere bene è innanzitutto quello di evitare un “bando”  difficile da decrittare.

Purtroppo secondo i calcoli contenuti nel “Il Fattore umano” un “bando tipo” della funzione pubblica è un “dedalo normativo” che  contiene ben 48 riferimenti legislativi, 13 Decreti legislativi, 8 Decreti legge, 7 Leggi, 4 Decreti del Presidente della Repubblica, 4 Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, 4 Decreti Ministeriali, 1 regolamento europeo, 1 contratto collettivo e 6 adempimenti dell’Ente che istituisce il Concorso, oltre alle Linee guida per il piano di fabbisogno di personale e la direttiva del Ministro della PA sui concorsi.

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