Pubblico all’Europeo, ok del governo ma palla al CTS

Un fermo immagine traatto da un video della Camera dei Deputati mostra il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato a Roma, 17 marzo 2021.
Un fermo immagine traatto da un video della Camera dei Deputati mostra il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato a Roma, 17 marzo 2021. ANSA/ CAMERA DEI DEPUTATI

ROMA.  – C’è l’ok del governo ad aprire al pubblico lo stadio Olimpico per le quattro partite dell’Europeo di calcio che saranno ospitate a Roma in estate. Ora la palla passa nel campo del Comitato Tecnico Scientifico, cui spetterà l’ultima parola “sulla base del quadro epidemiologico e dell’andamento delle vaccinazioni”, hanno reso noto fonti dell’esecutivo.

Certo è che sarà il CTS a stabilire la possibilità di rivedere i tifosi sugli spalti (e quanti) a seconda del numero dei contagi. Gli esperti valutano però irricevibile il protocollo della Uefa, che solleva molte perplessità laddove chiede impianti aperti al 20-25% della capienza.

Si cercherà di conciliarlo con misure sanitarie più stringenti. Comunque ogni valutazione, si precisa, verrà riaggiornata alla fine di maggio. La partita inaugurale è in calendario l’11 giugno, proprio all’Olimpico.

L’apertura è arrivata con la lettera di assenso che il ministro della Salute Roberto Speranza ha inviato al presidente della Figc Gabriele Gravina. Nella mail si afferma che toccherà al CTS “chiarire i protocolli che consentano di svolgere in sicurezza gli eventi”.

Può tirare un sospiro di sollievo la Federcalcio. É stata rispettata la scadenza di domani, che la UEFA ha posto perchè i paesi organizzatori del torneo diano la disponibilità a riempire gli spalti al 20%-25% della capienza. Una richiesta che, se non rispettata, avrebbe potuto comportare l’esclusione.

Gravina ha ringraziato il ministro: “É un ottimo risultato che fa bene al Paese, non solo al calcio. In un momento tanto complesso, è stata comunque manifestata chiaramente la volontà di veder confermata la presenza italiana a questo grande evento, dando fiducia alla FIGC”.

L’indicazione del governo è importante anche perché arriva in una giornata in cui altre realtà europee,  come la Germania, hanno faticato a trovare un’intesa. Dublino, secondo il Sun, è pronta a rinunciare. Per le  quattro partite assegnate all’Irlanda si sarebbe già fatta avanti l’Inghilterra, scrive il tabloid, forte dei risutati positivi nella lotta al Covid.

All’Olimpico (che nelle stime UEFA ha una capienza di 68mila posti a sedere) sono in programma i tre incontri dell’Italia durante la fase a gironi, più un quarto di finale.

Il segnale di disponibilità verso il calcio ha causato la reazione di altri comparti.  “Sarebbe molto grave se il governo desse l’autorizzazione alla presenza del pubblico negli stadi per gli Europei e continuasse a negare il consenso per una riapertura in sicurezza agli eventi musicali live: una  discriminazione inaccettabile” ha commentato Enzo Mazza, ceo di Fimi, la Federazione dell’industria musicale. Prende posizione anche il Codacons: “pubblico agli Europei di calcio? Allora riaprite anche cinema e teatri”.

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