G20: la presidenza italiana spinge l’agenda green

Il ministro dell'Economia Daniele Franco
Il ministro dell'Economia Daniele Franco. (ANSA)

ROMA.  – Avanti tutta sul “green”: dalle banche centrali, con la Bce in prima linea, al recovery fund, fino al G20, dove la presidenza italiana intende dare ulteriore impulso alla lotta al cambiamento climatico sul piano globale.

Tema che si intreccia  con la tassazione, dove il G20 incassa il “sì” statunitense a una tassa minima globale sulle multinazionali, del web e non solo, e punta a mettere sul tavolo un fisco globale più green: l’Italia lo vorrebbe al vértice ministeriale di luglio.

Il vertice dei ministri delle Finanze e governatori G20 di domani, il secondo sotto la presidenza italiana, produrrà  un “communiqué”, una nota ufficiale con la lista degli impegni sottoscritti dai rappresentanti dei vari Paesi – sotto la guida del ministro dell’Economia Daniele Franco e del Governatore mdella Banca d’Italia Ignazio Visco – dopo il negoziato dietro le quinte dei deputies.

Fonti della presidenza italiana vicine ai dossier finanziari spiegano che “il tema padrone sarà la finanza sostenibile, con un impegno dell’Italia costante e massiccio”.

Si parte dal rilancio del Gruppo di studio sulla finanza sostenibile, dove l’Italia ha ottenuto un ruolo di coordinatori per Usa e Cina, per coinvolgere al massimo i due “pesi massimi” delle emissioni e del Pil mondiale, e punta alla trasformazione in un Working Group, politicamente più di peso. Sul tavolo c’è anche l’attesa “tassonomia” degli strumenti finanziari sostenibili, il ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali nello sviluppo “green” e il raggiungimento degli obiettivi degli Accordi di Parigi.

In parallelo, il G20 tricolore ha in agenda a maggio una tavola rotonda del Gruppo di studio con gli investitori privati, e un simposio su tassazione ambientale e una conferenza sul clima a luglio: al G20 ministeriale del 9-10 luglio  l’ambizione è avere sul tavolo una discussione su una fiscalità che incentivi la sostenibilità ambientale.

Obiettivi ambiziosi, con un’agenda che ha altri temi di grande urgenza: il primo è l’emergenza sanitaria e il ritmo delle vaccinazioni fortemente disomogeneo a livello globale, con la necessità di aggiornare l’Action Plan del G20 contro il Covid. Tema cui è strettamente collegato quello della ripresa economica, dove il vértice ribadirà che è meglio rischiare di fare troppo – in termini di stimolo economico – che troppo poco.

Dal Financial Stability Board, la task force anticrisi nata sulle macerie di Lehman Brothers, arriva però l’invito a cominciare a pensare al dopo, e con esso quello ad essere più selettivi negli aiuti: sostenendo le imprese sane, lasciando indietro quelle irrecuperabili. Un tema delicato, su cui si procederà con grande cautela.

(di Domenico Conti/ANSA).

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