Rivincite Psg-Bayern e Real-Liverpool, Champions show

Cartello fase finale della Champions.
Cartello fase finale della Champions. (Ansaltina)

ROMA. – La  rivincita tra le finaliste recenti Psg-Bayern e quelle del 2018 Real Madrid-Liverpool è il doppio fiore all’occhiello dei quarti di finale di Champions League,  big match da brividi che esaltano l’attesa del pubblico in tv e che sottraggono comunque due protagoniste alla finale.

Diverse le proposte degli altri due quarti: il Manchester City, macchina da guerra perfetta di Guardiola, è favorito sul deludente Dortmund, che mette sul piatto però le eccelse qualità di Haaland, mentre il Chelsea si fa preferire alla sorpresa Porto, giustiziere della Juve di Ronaldo.

La Roma, unica superstite italiana, incrocia i guantoni con l’Ajax nei quarti di Europa League in un doppio match equilibrato come Dinamo Zagabria-Villarreal, mentre le due inglesi Manchester United e Arsenal scendono in campo favorite nelle sfide con Granada e Slavia Praga.

Dopo la beffa dello scorso anno, con la vittoria del Bayern grazie a un gol del giovane parigino Coman, lasciato partire dalle giovanili del Psg, che ha poi speso un miliardo e 200 milioni per inseguire (finora) invano la Champions, le due squadre si ritrovano.

Il Bayern continua a vincere tutto (anche le due SuperCoppe e il mondiale per club), sabato scorso ho posto l’ipoteca sulla Bundesliga  imponendosi in casa della rivale Lipsia. L’unico handicap  è la mancanza del re del gol Lewandowski, ma come collettivo quello bavarese si fa preferiré ai solisti del Psg, che devono fare a meno di Verratti e Florenzi, positivi dopo la nazionale.

Le premesse non aiutano i francesi che hanno compromesso per ora la Ligue1 perdendo in casa col fuggitiva Lilla, 8/o ko nel torneo. Neymar è  stato espulso, Mbappè non ha brillato, ma il doppio confronto, che comincia domani al Parco dei Principi, é tutto da assaporare.

Equilibrio ad alto livello anche tra Real e Liverpool, 19 Champions in due: ci saranno sempre Zidane, Modric e Benzema da una parte, Klopp, Manè e Salah dall’altro. Tra le due gare coi Reds il Real dovrà affrontare anche il Clasico provando a rimettersi in corsa per la Liga. Il Liverpool ha vinto facilmente in casa dell’Arsenal (al 12/o ko in Premier), ma farà fatica a reinserirsi nella volata per il quarto posto nel primo anno nero dell’era Klopp.

La Premier è ormai nelle mani di Guardiola che ha ritrovato la magia del suo City e può concentrare sulla conquista della Champions: ora, col suo gioco avvolgente e la qualità dei suoi assi, deve far fuori il Dortmund che, nonostante i record di Haaland (34 gol in 36 gare, 20 in 14 di Champions) ha perso la 10/a gara in Bundesliga in una sorta di spareggio per il quarto posto da cui dista ora sette punti.

Il clamoroso tonfo interno (2-5) col West Brom è il mprimo dopo una striscia di 14 risultati posti di Tuchel al Chelsea, ma è un segnale che dà fiducia al Porto di Conceicao che prova a proseguire la sua scalata Champions nel quarto meno affascinante. Le due gare si giocheranno a Siviglia.

Il destino di Fonseca sembra legato alla Europa League, dopo i continui rallentamenti in serie A che hanno reso utopistica la scalata al quarto posto. La Roma recupera Veretout, Dzeko, Villar e Ibanez (ma non avrà oltre a Smalling e Mkhitaryan anche El Shaarawy): dopo aver fallito tutte le sfide con le squadre che la precedono ora tenta di dare un senso alla stagione affrontando l’Ajax che sta stravincendo l’Eredivisie.

Del grupo di Ten Haag che arrivò in semifinale dando spettacolo due anni fa sono rimasti Blind, Tagliafico, capitan Tadic, e tra i giovani eccellono Traorè, Rensch, Gravenbesch: cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia, sarà dura eliminare l’Ajax per poi trovare di nuovo il Manchester United che dovrebbe fare un solo boccone del Granada.

La Dinamo di Zagabria che ha fatto fuori il Tottenham di Mourinho se la vedrà col Villarreal di Emery nella parte del tabellone meno competitivo: la vincente affronteá’ infatti l’Arsenal o lo Slavia Praga. La storia dei club farebbe pensare a un facile successo dei Gunners ma, visto il  decimo posto in Premier con 12 ko, lo Slavia  (che ha eliminato Nizza e Leicester) non parte affatto battuto.

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