Brunetta: Pubblica Amministrazione si rigenera, piú 110mila posti

Faldoni di documenti accatastati su un tavolo di un ufficio della Pubblica Amministrazione.
Faldoni di documenti accatastati su un tavolo di un ufficio della Pubblica Amministrazione. (ANSA)

ROMA.  – La pubblica amministrazione “si rigenera”. Ne é convinto il ministro Renato Brunetta che annuncia la creazione di 110 mila nuovi posti di lavoro tra i travet. Molti dei quali, da quanto é gia’ emerso nei giorni scorsi, saranno al Sud.

I concorsi, in emergenza Covid, non dovrebbero avere problemi di svolgimento: “dal 3 maggio 2021 è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni”, è scritto nel testo del decreto approvato stasera dal Consiglio dei Ministri.  Lo svolgimento delle prove dovrá peró avvenire “nel rispetto delle linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.

Plaude il ministro della Pa: “Diamo finalmente speranza a centinaia di migliaia di persone e permettiamo alla Pubblica amministrazione di rigenerarsi dopo anni di blocco del turnover e di depauperamento”: e’ il  di Renato Brunetta allo sbolocco dei concorsi pubblici.

“Un risultato possibile grazie al proficuo confronto con il Comitato tecnico-scientifico che ha permesso di rivedere e aggiornare il Protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici. Adesso si apre una fase nuova: per accompagnarla nasce al Formez un presidio di assistenza dedicato alle amministrazioni”.

Insieme al Protocollo che sarà pubblicato sul sito del Dipartimento della Funzione pubblica, il pacchetto normativo contenuto nel “decreto Covid” prevede ulteriori misure di semplificazione per sbloccare i concorsi pubblici sospesi in tutta la Pa (si tratta, secondo stime della Funzione pubblica, di circa 110mila posti), spiega  Brunetta.

“Per i concorsi già banditi per cui non sia stata svolta alcuna prova le amministrazioni prevedono l’utilizzo degli strumenti informatici e digitali; per quelli già banditi per i quali non sia stata svolta alcuna prova, le amministrazioni possono prevedere una fase di valutazione dei titoli e, facoltativamente, anche delle esperienze professionali per l’ammissione alle successive fasi, fermo restando che il punteggio attribuito per i titoli concorrerà alla formazione del punteggio finale”.

Insomma dopo anni di tagli il Covid “regala” alla Pa nuove opportunitá di crescita.

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