Bankitalia: cala utile, gira allo Stato 7,3 miliardi

Facciata della Banca d'Italia.
Facciata della Banca d'Italia. (ANSA)

ROMA.  – Gli utili scendono ma, allo Stato, la Banca d’Italia gira comunque un cospicuo assegno da 7,3 miliardi di euro fra dividendi e tasse  per il bilancio 2020 e il governatore Ignazio Visco esprime “un cauto ottimismo” per il futuro vista la partenza delle campagne di vaccinazioni.

Il calo dei tassi di interesse ha pesato sui risultati 2020 della Banca con un utile in ribasso di 2 miliardi a 6,3 miliardi. Di questi, 5,9 miliardi e 1,409 miliardi di imposte, andranno nelle casse dello Stato laddove invece la Bundesbank ha deciso, per la prima volta dal 1979, di non distribuiré dividendi e aumentare gli accantonamenti. Ha distribuito dividendi per 1,9 miliardi invece la Banque du France.

La Banca d’Italia, complici le misure anti Covid varate in ambito Bce, ha visto levitare il suo bilancio alla cifra senza precedenti di 1300 miliardi di euro con un portafoglio di Titoli di Stato italiani che ha raggiunto oramai i 473 miliardi i su un totale di 539 miliardi di titoli.

Sale il controvalore dell’oro, cresciuto di 15 miliardi, raggiungendo i 122 miliardi, quasi il 50 per cento in più di 10 anni fa. Il calo dell’utile appunto è “ascrivibile al margine di interesse, diminuito di circa 1 miliardo a causa dei maggiori interessi negativi sulle operazioni di rifinanziamento e della flessione dei rendimenti dei titoli in euro e in valuta”.

Intanto una delle annose anomalie cui aveva posto mano la riforma degli anni scorsi si sta risolvendo. Il capitale dell’istituto centrale, che era concentrato in pochi grandi banche per via delle fusioni, continua a frazionarsi e aprendosi a investitori istituzionali come le casse di previdenza.

Il governatore Visco, parlando all’assemblea ha auspicato l’arrivo nel capitale anche dei fondi negoziali, aumentando così il peso del risparmio previdenziale. Le casse hanno oramai il 19% e sui 172 partecipanti, 145 sono entrati dopo la legge di riforma (6 assicurazioni, 8 fondi pensione, 11 enti di previdenza, 40 fondazioni di matrice bancaria e 80 banche).

Solo il 20% del totale è sopra il limite del 3% che “congela” i diritti patrimoniali. Ai privati andranno così 273 milioni di euro in cedole. Va ricordato come la partecipazione al capitale non dà a chi la possiede alcun diritto nella gestione o operatività dell’istituto centrale ma assicura un investimento vantaggioso con un rendimento  del 4,5%.

Il 2020 ha visto la Banca affrontare il Covid anche dal punto di vista organizzativo. Meno viaggi e missioni che hanno contribuito a far calare  costi del 4%.  Il ricorso allo Smart working è al 60% con punte di 90% nei momenti di lockdown più duro, un cambiamento che, come si legge nel bilancio, resterà anche in futuro con un modello “ibrido”.

I dipendenti sono leggermente cresciuti di 78 unità  a 6.671, visto che le uscite si sono ridotte. Dei 280 nuovi assunti i due terzi sono laureati ma tuttavia l’età media resta elevata (48,4 anni). Stabile al 37,8% la componente femminile.

(di Andrea D’Ortenzio /ANSA).

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