Arriva sblocca-concorsi, digitali e in sicurezza

Impiegata della Pubblica amministrazione nel suo posto di lavoro davanti ad un computer.
Impiegata della Pubblica amministrazione nel suo posto di lavoro davanti ad un computer. (ANSA)

ROMA. – Arriva lo sblocca-concorsi, con le regole anti-Covid. Fermati dalla pandemia, si rimettono in moto con le norme ad hoc inserite nel decreto Covid, che verrà approvato domani, e con il via libera del Cts.

Concorsi con strumenti digitali, in spazi grandi ed anche all’aperto, “in piena sicurezza”, sottolinea il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, parlando di una decisione che “rida’ speranza a decine di migliaia, se non centinaia di migliaia, di giovani”.

Il ministro parla anche della congiuntura che “sta cambiando. Le previsioni di crescita quest’anno vanno tra il 4% e il 5%. Sono tassi di crescita da boom económico degli anni Sessanta”. Si tratta sì di “un rimbalzo, però sono comunque tassi elevati” e questo vuol dire più “consumi, investimenti, fiducia”, sottolinea Brunetta, intervenendo alla presentazione della relazione del Cnel sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Amministrazioni pubbliche a imprese e cittadini. A metà aprile sono attese le nuove stime macroeconomiche del Def.

Intanto va avanti il percorso sul Recovery plan, che domani arriva in Aula alla Camera, dopo l’ok della commissione Bilancio alla relazione: 27 le indicazioni al Governo tra cui regole ad hoc per gli appalti, assunzioni per colmare “l’enorme carenza di personale” della Pa, ma anche più fondi al Mezzogiorno, superando la regola del 34%, trasparenza nel monitoraggio e coinvolgimento del Parlamento e il suggerimento di creare un “Fondo sovrano” con capitali pubblici e privati per favorire gli investimenti. In particolare sugli appalti si chiede “una disciplina semplificata applicabile ai progetti del Pnrr”.

In calendario, poi, il vertice tra il premier Mario Draghi, ed i presidenti di Regione il 6 aprile “per parlare di Recovery e di governance”, fa sapere il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

Sul fronte dei concorsi della Pa, il Comitato técnico scientifico “ha acconsentito di sbloccare tutti” quelli bloccati dal Covid. “Scelta che sarà contenuta domani nel decreto Covid”, spiega Brunetta. “Abbiamo trovato la strada per fare tutti i concorsi e anche meglio del passato: basta carte e penna, basta concorsi ottocenteschi. Usiamo gli strumenti dell’era digitale”.

Tra le indicazioni del Cts c’è quindi il via libera ai concorsi pubblici in presenza a patto che si svolgano su base regionale e provinciale, evitando dunque lo spostamento dei candidati da una regione all’altra.

Il protocollo per lo svolgimento delle procedure concorsuali predisposto dalla Funzione pubblica fissa una serie di misure affinché si garantisca la sicurezza sia dei candidati sia degli esaminatori: dalla necessità per le amministrazioni che organizzano i concorsi di “scaglionare gli orari di presentazione dei candidati” per evitare assembramenti, alla possibilità di tenere le prove pratiche anche “in spazi aperti” e mettere a disposizione una postazione informatica o tablet.

Richiesto per l’accesso l’esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima e l’obbligo di indossare mascherine Ffp2. All’interno della sede concorsuale ogni candidato avrà a disposizione 4,5 metri quadri e tra ognuno dovrà esserci una distanza di 2,25 metri.

Il “primo test” sarà il concorso per 2.800 tecnici al Sud, come già affermato dal ministro: método semplificato, con una scrematura rapida per titoli ed esperienze, una prova unica digitale a risposta multipla ma svolta in luoghi istituzionali deputati, come le fiere.

Il cronoprogramma punta a “100 giorni” dalla pubblicazione del bando, atteso entro il 2 aprile, all’assunzione.

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