Cura digitale per la Pubblica Amministrazione. 2800 nuovi tecnici a Sud

Impiegata della Pubblica amministrazione nel suo posto di lavoro davanti ad un computer.
Impiegata della Pubblica amministrazione nel suo posto di lavoro davanti ad un computer. (ANSA)

ROMA. – Concorsi digitali, rapidi e diffusi sul territorio sono la strada presentata dal ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, per far ripartire le assunzioni nel pubblico impiego, a partire dalla selezione, pronta a partire, di 2800 tecnici per il Mezzogiorno.

Ma anche per sbloccare i concorsi sospesi a causa della pandemia, che saranno al centro di un incontro del ministro con il Cts venerdì a palazzo Chigi. Brunetta si è detto ottimista al 99% di poter inserire il via libera alle selezioni congelate nel decreto Covid della prossima settimana.

Il nuovo modello di concorso “fast track”, che utiliza intelligenza artificiale, test a crocette e computer mentre bandisce carta e penna, è una delle innovazioni con cui il governo mira a potenziare la pubblica amministrazione nell’ambito del piano di ripresa e resilienza.

L’obiettivo da raggiungere lo ha indicato il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, ed è “la piena cittadinanza digitale” per tutti gli italiani entro il 2026. Colao ha illustrato in consiglio dei ministri le priorità per la digitalizzazione della Pa.

“La differenza tra un cittadino che si sente sostenuto dal suo Stato e uno trascurato – ha affermato Colao – è quella di sapere di poter essere riconosciuto in maniera semplice e sicura e di ottenere senza attrito ciò che gli spetta.

Le linee d’azione indicate dal ministro spaziano dalla banda ultra-larga per tutte le famiglie, le scuole e i presidi sanitari a un Cloud sicuro e flessibile PA, dall’identità digitale all’interoperabilità dei dati per i servizi on line, dalle piattaforme di notifica digitali fino alla cybersicurezza.

Sanità e scuola sono al centro del programma che prevede, tra l’altro, un fascicolo sanitario omogeneo nazionale.

Per seguire quest’agenda, rischia di rappresentare un ostacolo, però, una pubblica amministrazione “depauperata” di capitale umano, come la definisce Brunetta, impreparata anche solo a interagire con i consulenti a cui ha bisogno di affidarsi. Per questo, il ministro per la P.a. punta a sbloccare i concorsi già banditi e a indirne di nuovi.

Un primo passo è la selezione per 2800 tecnici per il Sud, il cui bando sarà pubblicato entro il 2 aprile.

La ministra per la Coesione territoriale, Mara Carfagna, durante una conferenza stampa a palazzo Vidoni, invita a chiamarlo “Bando Competenze” perché “porterà al Sud non un generico rafforzamento degli organici, ma personale selezionato per rispondere alle necessità degli interventi che saranno previsti nel Pnrr: ingegneri,  analisti, esperti in progettazione e pianificazione, specialisti nella gestione di interventi complessi”.

Brunetta definisce questo concorso “un primo test per la rivoluzione nel reclutamento dell’intera Pubblica amministrazione”: “in cento giorni – sottolinea – assumeremo 2.800 professionisti ‘high skill’ per le amministrazioni del Sud”.

Il ministro starebbe inoltre lavorando a un decreto, atteso per le prossime settimane, per l’assunzione di 300 alti profili nei ministeri. Mentre Carfagna annuncia di aver trovato “una strada” per i 1800 tirocinanti del concorsone Ripam della Regione Campania.

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