Rider: protocollo aziende-sindacati contro caporalato

Due rider della Deliveroo impegnati in una consegna nel centro della città di Genova.
Due rider della Deliveroo impegnati in una consegna nel centro della città di Genova. ANSA/LUCA ZENNARO

ROMA. – I sindacati ed Assodelivery hanno sottoscritto un Protocollo Quadro Sperimentale per la legalità, contro il caporalato, l’intermediazione illecita e lo sfruttamento lavorativo nel settore del food delivery.

L’accordo, siglato alla presenza del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, viene definito dai rappresentanti di Riders Union Bologna “importante perché sancisce un primo passo verso il riconoscimento dei diritti dei rider, un punto di inizio” dal quale partire “per avere tutele e avere garantite adeguate condizioni di lavoro”.

L’associazione tuttavia non cancella lo sciopero lanciato dagli attivisti per venerdì pomeriggio sotto le Due Torri e in altre città italiane.

Il protocollo è “un punto di riferimento molto importante”. afferma Orlando augurandosi che “possa costituire un precedente” e ringraziando tutte le organizzazioni sindacali e datoriali che hanno operato per il risultato di oggi”. “La questione della disciplina del rapporto tra algoritmo e lavoratori tra gig economy e riconoscimento di nuovi diritti – precisa il ministro – è al centro del confronto anche a livello dell’Ue.

Nel Protocollo – spiegano Cgil Cisl e Uil – è previsto l’impegno delle aziende aderenti ad Assodelivery ad adottare un modelo organizzativo idoneo a prevenire comportamenti scorretti all’interno di un’azienda e l’impegno delle piattaforme a non ricorrere ad aziende terze, almeno fino a quando non verrà creato un apposito albo delle stesse piattaforme.

Inoltre si prevede la costituzione di un Organismo di Garanzia il cui compito sarà di vigilare in posizione di terzietà sulle dinamiche lavorative dei rider e riportare eventuali specifiche segnalazioni alla Procura della Repubblica.

“I Protocolli sono un altro passo avanti nella tutela del lavoro dei rider, per combattere l’illegalità e, in particolare, per prevenire il fenomeno del caporalato”, mette in evidenza Matteo Sarzana, presidente di AssoDelivery, l’associazione che riunisce e rappresenta le principali piattaforme di food delivery in Italia (Deliveroo, Glovo, Uber Eats e Social Food).

“Il contrasto al caporalato – aggiunge – è una delle priorità su cui ha lavorato AssoDelivery in questi anni: è uno dei capisaldi del CCNL Rider (art. 23) e dei protocolli già firmati il 6 Novembre dinanzi al Prefetto di Milano. Proseguiamo dunque su questa strada sviluppando ulteriormente le relazioni industriali con le organizzazioni sindacali rendendo più efficaci queste misure sperimentali e preventive a livello nazionale”.

“I diritti dei lavoratori ai tempi dell’algoritmo possono avanzare con atti concreti. Importante l’accordo tra AssoDelivery e sindacati, grazie al ministro Andrea Orlando per la presenza al tavolo. Il Pd c’è e ci sarà: contro lo sfruttamento, per la democrazia” commenta con un tweet Giuseppe Provenzano, vicesegretario del Partito democratico.