Bolivia: Cile per il dialogo ma disputa marittima “è risolta”

Una manifestazione per la richiesta di uno sbocco al mare per Bolivia in un'immagine d'archivio.
Una manifestazione per la richiesta di uno sbocco al mare per Bolivia in un'immagine d'archivio.

SANTIAGO DEL CILE. – Il ministro degli Esteri cileno, Andrés Allamand, ha ribadito che in merito alla centenaria disputa sullo sbocco marittimo della Bolivia, “la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che il Cile non ha alcun obbligo di negoziare detto accesso sovrano al mare”, sottolineando tuttavia di “apprezzare la proposta boliviana di riprendere l’approccio bilaterale e avviare un nuovo rapporto tra i due paesi”.

Il ministro ha risposto così in una nota alle parole pronunciate ieri dal presidente boliviano Luis Arce, che in occasione della “Giornata del Mare”, ha chiesto al Cile di avviare una nuova fase di dialogo per trovare una soluzione alla disputa, sottolineando che “l’accesso sovrano al mare è una questione aperta e pendente”.

Allamand ha affermato che l’insistenza boliviana sull’accesso sovrano al mare “è stata definitivamente risolta dalla Corte internazionale di giustizia nel 2018”, che ha ratificato la piena validità del Trattato di pace e amicizia del 1904 a seguito della Guerra del Pacifico (1879-1884), nella quale la Bolivia ha perso lo sbocco sul mare.

“Il Cile – ha affermato Allamand – nel quadro di un programa concordato di comune accordo, è disposto a riprendere senza indugio il dialogo con la Bolivia” perché “la diplomazia è chiamata ad aprire un promettente orizzonte per le nazioni che dovrebbero unire le forze a beneficio del progresso dei loro popoli”.

Nella nota, il funzionario ha indicato che entrambe le parti dovrebbero concentrarsi sull’affrontare varie questioni di interesse “come il libero transito, il rafforzamento del commercio bilaterale e, in generale, il progresso di iniziative che favoriscono lo scambio politico, educativo e culturale”.

“Il dialogo non è solo la strada più adatta, è l’unica ragionevole per raggiungere formule di comprensione, integrazione e cooperazione tra le due nazioni”, ha dichiarato il ministro, sottolineando la “disponibilità a cooperare in solidarietà con la Bolivia nella lotta alla grave pandemia di Covid-19”.