Covid Bolsonaro: “Sembra che si muoia solo in Brasile”

Manifestanti pro-Bolsonaro protestano contro il lockdown per la pandemia a Sao Paulo. Immagine d'archivio.
Manifestanti pro-Bolsonaro protestano contro il lockdown per la pandemia a Sao Paulo. Immagine d'archivio. EPA/Fernando Bizerra Jr

SAN PAOLO.  –  “Sembra che si muoia solo in Brasile”. Lo ha detto il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, criticato da molti governatori perchè si oppone ai lockdown per contrastare la pandemia di Covid-19.

Nel corso di una cerimonia nel palazzo presidenziale di Planalto, Bolsonaro ha detto di essere preoccupato per le vittime della pandemia ma anche per i posti di lavoro persi, perchè “chi perde la fonte di reddito sviluppa problemi che portano alla depressione e al suicidio”.

“Ho sempre detto che dobbiamo preoccuparci per le vittime, ma anche con i posti di lavoro. Una persona disoccupata finisce per avare problemi che possono portare alla morte, alla depressione o al suicidio. Dobbiamo trovare una soluzione per prenderci cura della popolazione. Sembra che, in tutto il mondo, solo nel Brasile muoiano le persone. Mi dispiace per le morti, qualsiasi tipo di morti”, ha detto Bolsonaro.

Mentre arriva un duro attaco dal governatore di San Paolo, Joao Doria, contro il presidente brasiliano, da lui definito uno “psicopatico”.

“Siamo in uno di quei tragici momenti della storia in cui milioni di persone pagano un prezzo alto per avere un leader psicopatico e sprovveduto a capo di una nazione”, ha detto il governatore dello Stato più ricco e popoloso del gigante sudamericano.

Doria, probabile candidato del Partito socialdemocratico brasiliano (Psdb, di centro) alle presidenziali del 2022, è uno dei principali avversari politici del capo dello Stato.

Secondo il governatore, il Brasile avrebbe potuto evitare un numero elevato di vittime se il presidente “avesse agito con la responsabilità che la carica comporta”. Bolsonaro ha fatto “errori incredibili, come intraprendere una disputa politica con i governatori che cercano di proteggere la popolazione”, ha aggiunto Doria.

Lo Stato di San Paolo, il più popoloso del Brasile, ha registrato 1.021 morti per Covid-19 nelle ultime 24 ore, secondo un bollettino epidemiologico diffuso da Doria. Si tratta del numero giornaliero più alto registrato a San Paolo dall’inizio della pandemia, che ha già causato oltre 68 mila vittime nello Stato.

Solo nove paesi al mondo, oltre allo stesso Brasile, hanno più morti di San Paolo in termini assoluti: sono Usa, Messico, India, Regno Unito, Italia, Russia, Francia, Germania e Spagna.

Il bilancio del martedì di solito include anche casi e decessi del fine settimana, ma i 1.021 morti confermati rappresentano un aumento del 50% rispetto ai 679 di sette giorni fa.

Lo Stato di San Paolo affronta la fase più critica dell’emergenza Covid, con attività non essenziali chiuse e il divieto di eventi religiosi e sportivi, tra le alte misure prese.

Intanto,dopo aver ordinato la chiusura delle spiagge nello scorso fine settimana, il Comune di Rio de Janeiro ha decretato un nuovo periodo di lockdown tra il 26 marzo e il 4 aprile per cercare di frenare l’avanzata del coronavirus.

“Questi dieci giorni non sono per commemorare, ma per mostrare rispetto per la vita: questa variante (amazzonica) sta colpendo i più giovani”, ha detto il sindaco di Rio. Eduardo Paes.

Tra le ulteriori misure restrittive è stato deciso il coprifuoco tra le 23:00 e le 5:00, la chiusura di scuole, negozi, bar e ristoranti, nonché la sospensione del campionato di calcio.

Le unità di terapia intensiva nella metropoli carioca hanno raggiunto il 96% di occupazione, secondo le autorità. “Abbiamo 670 persone ricoverate in terapia intensiva, un numero molto preoccupante. Non ci sono mai stati così tanti ricoveri in un giorno”, ha affermato il segretario comunale alla Salute, Daniel Soranz.

Sospese pure le “telenovelas” di Rede Globo. Il principale canale televisivo del Brasile, ha annunciato la sospensione della registrazione delle sue famose soap opera in seguito all’aggravarsi della pandemia di coronavirus.

“A causa dell’aggravarsi della crisi legata alla pandemia e delle misure restrittive stabilite dalle autorità, a partire da oggi, 23 marzo, le opere drammaturgiche saranno interrotte”, si legge in un comunicato dell’emittente.

Gli studi Projac, un complesso di circa 400 mila metri quadrati dove si registra la maggioranza delle telenovelas di tv Globo, si trovano a Rio de Janeiro, dove è stato decretato un nuovo lockdown dal 26 marzo al 4 aprile.

“Serie e telenovelas verranno nuovamente registrati dal 4 aprile”, conclude la nota di Rede Globo, uno dei più importante gruppi editoriali dell’America Latina, le cui “novelas” sono le più seguite in Brasile e vengono esportate in diversi Paesi esteri.

Negli ultimi sette giorni, il Brasile ha registrato 15.650 morti, il numero più alto di vittime per Covid-19 secondo dati dell’Oms. Tale cifra rappresenta il 25% delle vittime di Covid-19 di tutto il mondo nello stesso periodo.

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