Covid: Brasile, imprenditori spingono per lockdown e vaccini

Manifestanti pro-Bolsonaro protestano contro il lockdown per la pandemia a Sao Paulo. Immagine d'archivio.
Manifestanti pro-Bolsonaro protestano contro il lockdown per la pandemia a Sao Paulo. Immagine d'archivio. EPA/Fernando Bizerra Jr

BRASILIA. – Una lettera aperta firmata da banchieri e imprenditori brasiliani raccomanda al governo di Jair Bolsonaro di decretare il lockdown nazionale contro l’avanzata del coronavirus nel Paese e di avviare un programa di vaccinazione più aggressivo.

“Il Brasile è oggi l’epicentro mondiale del Covid-19, con la media mobile più alta di nuovi casi: ci stiamo muovendo verso il cupo traguardo di 3.000 morti al giorno, è una situazione devastante”, si legge nella missiva.

“Il Brasile soffre di carenza di vaccini e di ritardi ricorrenti nel programma di consegna. Con l’attuale tasso di vaccinazione ci vorrebbero 3 anni per vaccinare l’intera popolazione. Con l’emergere di nuovi ceppi la vaccinazione è più urgente”, continua il testo, firmato, tra gli altri, da Olavo Setubal e Pedro Moreira Salles, co-presidenti di Itaù, la principale banca privata del Brasile.

Nella stessa lettera, viene inoltre raccomandato un “coordinamento nazionale a sostegno dell’isolamento sociale (decretato) da governatori e sindaci: è urgente che ci siano misure di distanziamento e politiche pubbliche per l’uso di mascherine in linea con le (politiche) di Unione europea e Stati Uniti “.

Il Brasile ha vaccinato finora 11,8 milioni di persone contro il coronavirus e il governo ha annunciato un’accelerazione nelle immunizzazioni per tutta questa settimana, quando si prevede che si raggiungeranno i 300 mila decessi causati dalla pandemia.

La vaccinazione è iniziata il 17 gennaio e finora ha riguardato il 5,58% della popolazione del gigante latinoamericano, che ha circa 215 milioni di abitanti.

Il ministero della Salute ha intanto disposto che solo questa settimana vengano somministrate circa cinque milioni di dosi a persone che non hanno ancora ricevuto la prima, mentre 7,6 milioni di persone resteranno in attesa della seconda.

Ieri sono arrivate 1.022.400 di dosi del vaccino Oxford/AstraZeneca, inviate dall’Oms nell’ambito dell’accordo firmato con il consorzio COVAX Facility.

Il governo di Jair Bolsonaro stima che l’Oms invierà altri lotti con 1,9 milioni di dosi entro fine marzo, mentre nei prossimi giorni dovrebbero arrivare anche ulteriori milioni di dosi del vaccino cinese CoronaVac e dello stesso AstraZeneca, il primo dei quali prodotto presso l’Istituto Butantan di San Paolo e il secondo presso l’Istituto Fiocruz di Rio de Janeiro.

In Brasile nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 1.259 morti per coronavirus, secondo i dati ufficiali. Un numero che ha elevato la media dell’ultima settimana a 2.255 decessi giornalieri.

Sempre ieri ci sono stati anche 47.107 nuovi casi di Covid-19, portando la media di contagi a 73.344 al giorno.

Nel gigante sudamericano, che conta circa 215 milioni di abitanti, la pandemia ha finora causato 294.115 morti e 11.996.442 contagiati.