Parigi richiude, nuova grande fuga dalla città

Un cameriere raccoglie i tavoli in un caffé di Parigi.
Un cameriere raccoglie i tavoli in un caffé di Parigi. (ANSA)

PARIGI. – Treni presi d’assalto, biglietti aerei con tariffe alle stelle, code record in uscita da Parigi: per la terza volta in un anno i parigini migrano verso le seconde case o i luoghi di vacanza prima che la città si richiuda. Anche se il presidente Emmanuel Macron assicura che “questo non è un lockdown”, ma un modo per “frenare il virus senza chiuderci”.

Dal governo, infatti, fin dagli annunci di giovedì, sono arrivati addirittura incoraggiamenti a organizzarsi per stare fuori casa, all’aria aperta, ma senza creare assembramenti. E’ una “terza via”, hanno detto il premier Jean Castex e il ministro della Salute Olivier Véran.

Dopo il lockdown di un anno fa e quello dell’autunno per la seconda ondata, questa terza stretta si presenta effettivamente con modalità meno rigide. Laddove si poteva restare fuori casa per un’ora al massimo e nel raggio di un chilometro da casa – per fare jogging o una semplice passeggiata – non ci sono ora limiti di tempo: anche tutto il giorno, a patto di non partecipare ad assembramenti e riunioni con altri.

I parigini però, nell’incertezza, hanno ceduto al vecchio riflesso e già da giovedì sera hanno preso d’assalto le piattaforme di prenotazione delle ferrovie Sncf, hanno caricato i portabagagli delle auto o hanno messo mano alla carta di credito per acquistare biglietti aerei i cui prezzi sono schizzati alle stelle in poche ore, soprattutto quelli per la Corsica.

Dalla mezzanotte e per un mese, infatti, non si può più uscire dalle regioni “rosse”, quelle di uno spicchio a nord del territorio nazionale, oggetto di “sorveglianza rafforzata” (16 dipartimenti in tutto, Parigi compresa).

Sono stati 73.000 in poche ore i biglietti di treno venduti, ma anche tanti quelli annullati, 9 volte il normale. Tutti al completo i treni diretti in Bretagna, nel Sud-ovest o a Lione, invece del 60-70% che si sarebbe riempito se questo weekend fosse stato normale.

In molti sono partiti incoraggiati dal telelavoro, sul quale il governo continua a spingere, ma tanti, rispetto ad un anno fa, sono rimasti a casa: in primo luogo le famiglie con figli in età scolare, dal momento che le scuole rimarranno aperte, al 50% anche i licei. Normale amministrazione anche nelle università.

I prezzi dei biglietti sono cresciuti di ora in ora, un Parigi-Bordeaux che si trova normalmente a 15 euro costava ieri sera tardi fino a 160 euro per una partenza entro oggi. A La Baule, una delle località più popolari della costa occidentale atlantica, un anno fa la popolazione di 18.000 abitanti raddoppiò di colpo con l’arrivo dei parigini.

Un biglietto aereo per la Corsica, destinazione richiestissima, costa fino a 600 euro, il triplo del normale. “Eccezionale” il livello del traffico, secondo i siti di informazione stradale, che in serata hanno contato 400 chilometri di code sulle strade in uscita da Parigi. Meno, comunque, dei 734 km che si contarono a fine ottobre, prima dell’entrata in vigore del secondo lockdown, che cominciava però in coincidenza con le vacanze scolastiche di Ognissanti.

(di Tullio Giannotti/ANSA)