Usa: primo sì alla cittadinanza per i Dreamer

Miranti manifestano a favore di misure per i "dreamers" (sognatori" con un cartello con la scritta. "Senza sognatori non c'é il sogno americano"
Manifestazione a favore delle leggi per i migranti "dreamers" (sognatori). (Ansalatina)

WASHINGTON. – Joe Biden incassa dalla Camera il primo ok a due leggi che spianano la strada alla cittadinanza per i Dreamer, ma anche per i lavoratori agricoli illegali e per i profughi di guerra o di disastri naturali con lo status di protezione temporanea.

Un altro passo avanti nella sua agenda, nonostante l’emergenza immigrati al confine col Messico. “Un primo passo cruciale”, ha commentato il presidente, che spera in futuro di regolarizzare altri 11 milioni di clandestini e che ha rinnovato il suo impegno “a lavorare con il Congresso per mettere a punto un sistema dell’immigrazione del 21esimo secolo basato su dignità, sicurezza e correttezza, in grado di offrire soluzioni di lungo termine per una soluzione ordinata e umana”.

“Sono una parte importante del nostro Paese, queste comunità di migranti rafforzano, arricchiscono e nobilitano il nostro Paese”, gli ha fatto eco la speaker della Camera Nancy Pelosi.

La prima legge, approvata con 228 sì (di cui 9 repubblicani) e 197 no, offre uno status legale per dieci anni a circa 2 milioni di Dreamer, arrivati illegalmente in Usa quando erano minorenni. Per ottenere la green card, ossia la residenza legale permanente, dovranno rispettare però certi requisiti, come conquistare un diploma di scuola superiore, serviré nell’esercito o essere assunti per almeno tre anni.

Dopo cinque anni potranno chiedere la cittadinanza. Il provvedimento prevede la green card anche per circa 400 mila migranti accolti per ragioni umanitarie a causa dei conflitti o delle calamità nei loro Paesi.

La seconda legge consentirà a circa un milione di migranti che hanno lavorato illegalmente nel settore agricolo negli ultimi due anni di ottenere uno status legale e di restare insieme ai loro famigliari per periodi rinnovabili di 5 anni e mezzo.

Per acquisire la green card, dovranno pagare una sanzione di 1.000 dollari e lavorare per altri otto anni. Secondo stime del governo, si tratta di circa metà dei lavoratori agricoli del Paese. Questa legge è passata con un più ampio sostegno dei repubblicani, che hanno la loro base nelle zone rurali: 247 sì, di cui 30 Gop, e 174 no.

La strada resta tuttavia in salita al Senato, dove i dem hanno una maggioranza di un solo voto grazie alla vicepresidente Kamala Harris ma hanno bisogno di almeno 10 repubblicani per approvare le due misure. E al momento il Grand Old Party non ha nessuna intenzione di dare disco verde, accusando Biden di aver alimentato una “crisi fuori controllo” al confine col Messico dopo aver rottamato molte delle politiche restrittive di Donald Trump.

Il mese di febbraio ha segnato l’arrivo record di oltre 100 mila migranti e lo stesso ministro degli Interni Alejandro Mayorkas ha previsto un picco senza precedenti negli ultimi 20 anni. Ad aumentare le preoccupazioni, le migliaia di minorenni che arrivano da soli e che stanno sovraffollando le strutture di accoglienza.

L’opposizione frontale dei repubblicani, che nel 2019 avevano già bloccato al Senato due disegni di legge analoghi approvati dalla Camera, potrebbe indurre i dem a cambiare le regole sull’ostruzionismo prevedendo un voto con la maggioranza semplice. Biden ha aperto a questa ipotesi ma il leader repubblicano Mitch McConnell ha minacciato che sarebbe fare terra bruciata con l’opposizione.

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