De Rossi torna in azzurro, è nello staff di Mancini

Daniele De Rossi durante un' intervista in tv.
Daniele De Rossi durante una recente intervista in tv. (ANSA)

ROMA. – Dici Daniele De Rossi e pensi al giallorosso e all’azzurro. In Italia, per questo socio del ristrettissimo club delle “bandiere” del calcio, c’è stata una squadra sola, la “sua” Roma. Dalle giovanili a titolare del centrocampo in serie A, con 459 presenze.

Smessa la sua seconda pelle nel 2019, non senza polemiche per il mancato rinnovo, “Capitan futuro” era dovuto volare fino in Argenina per trovare la forza, convincersi ad indossare un’altra maglia, quella del sempre ammirato Boca Juniors. Pochi mesi, giusto il tempo per il richiamo della famiglia di diventare irresistibile.

E poi l’Italia: campione del mondo nel 2006 in Germania e vice campione d’Europa nel 2012, 117 presenze (sei con la fascia da capitano) e 21 reti. Qualche espulsione di troppo, colpa della foga guerriera. Ma anche ammissioni di responsabilità mai di circostanza e prese di posizione non banali, come quando – dal ritiro della nazionale – criticò la tessera del tifoso, attirandosi le ire del Viminale.

Per lui ora l’azzurro ha riaperto le braccia. Da oggi è ufficialmente nel gruppo dei collaboratori tecnici dell’Italia guidata da Roberto Mancini: si affiancherà a Chicco Evani, Attilio Lombardo, Giulio Nuciari e Fausto Salsano, per iniziare una nuova avventura, questa volta in panchina.

A De Rossi allenatore si dice che vesse già pensato la Fiorentina lo scorso luglio. Nella sede della FIGC ha firmato il contratto che lo lega alla Nazionale fino al termine dell’Europeo.

“Sono orgoglioso – ha commentato – di iniziare questa nuova carriera e ringrazio sia il presidente Gravina che il Ct Mancini per la fiducia e l’opportunità. Sarà emozionante tornare a Coverciano, che per me vuol dire tornare a casa e ritrovare tanti ex compagni e tanti amici nello staff e nel gruppo. Non vedo l’ora di iniziare. Lo farò con entusiasmo, sapendo che sono solo all’inizio ed ho ancora tanto da imparare, ma spero anche di poter dare una mano alla squadra”.

“Mi fa molto piacere che Daniele si aggiunga al nostro grupo – lo ha salutato Mancini – Sono certo che saprà dare ai ragazzi un contributo importante e spero che questa sua prima esperienza possa essergli utile per il futuro”.

“Sono certo – le parole del presidente federale Gabriele Gravina – che la sua storia, la sua esperienza, il suo legame indissolubile con la maglia Azzurra possano diventare un valore aggiunto per una squadra che ha già dimostrato di poter ambire a risultati prestigiosi. Questa nuova esperienza potrà garantire a Daniele una crescita ulteriore nel percorso di formazione tecnica”.

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