Eurogruppo conferma sostegno economia con ogni mezzo

il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni.
Il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni. (ANSA/GIUSEPPE LAMI)

BRUXELLES. – Con l’epidemia in piena terza ondata i ministri dell’economia mantengono inalterate le protezioni per la zona euro.

Anche se le previsioni economiche di febbraio lasciavano intravedere spiragli di ripresa all’orizzonte, non è ancora il momento di prendere decisioni che potrebbero indebolire la già incerta situazione.

Si va quindi avanti con il sostegno a imprese e lavoratori, con lo stesso ritmo di questo ultimo anno che finora ha consentito uno stimolo molto più ampio della crisi finanziaria, pari all’8% del Pil della zona euro, a cui si sono aggiunti schemi di liquidità per un altro 19%.

Tanto il Patto di Stabilità resta sospeso fino al 2023, come raccomandato dalla Commissione Ue e per ora accolto dall’Eurogruppo senza sorprese. Ma nel medio periodo bisognerà affrontare il debito elevato: ripensando la spesa, e puntando sugli investimenti che facciano aumentare il potenziale produttivo.

“Finché la crisi sanitaria non sarà finita e la ripresa non sarà salda, continueremo a proteggere le nostre economie attraverso un livello necessario di sostegno fiscale”, scrivono i ministri dell’Eurogruppo nella dichiarazione approvata durante la riunione, sottolineando che “il ritiro prematuro del sostegno deve essere evitato”.

I ministri ricordano che le previsioni economiche della Commissione di febbraio confermavano una recessione severa nel 2020, ma meno drastica di quanto previsto in precedenza. E con gli sforzi concentrati sulla campagna vaccinale, la ripresa potrebbe accelerare.

“Ciononostante, le mprospettive rimangono offuscate dall’incertezza e ci si attende una ripresa disomogenea tra Paesi, regioni e settori”, motivo per cui bisogna mantenersi cauti, confermando l’assetto da battaglia.

“Abbiamo convenuto che a questo punto” mantenere in piedi lo stimolo “è il miglior contributo che possiamo dare alla sostenibilità di bilancio a lungo termine”, ha spiegato il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe, sottolineando che i ministri sono “uniti e determinati a combattere la pandemia e le sue conseguenze economiche con tutti i mezzi a disposizione”.

Anche perché, avverte il commissario Paolo Gentiloni, c’è anche un altro rischio: la disoccupazione. “Se non fosse stato per il forte sostegno politico l’aumento della disoccupazione sarebbe stato sicuramente molto più marcato. Ma questo pericolo non è passato. Per questo il ritiro del sostegno e il passaggio a misure mirate devono avvenire gradualmente ed essere calibrati con attenzione. Altrimenti sarà difficile evitare il rischio di un aumento dei fallimenti e di danni economici e sociali più duraturi”, ha detto il commissario.

Quando la situazione migliorerà, le misure dovranno diventare “più mirate”, secondo i ministri. Ad esempio, le imprese vulnerabili ma capaci di generare profitti dovrebbero essere “aiutate ad adattare il modello di business”, mentre le altre andranno accompagnate ad una chiusura ordinata. E sarà anche il momento di pensare al debito che si sta accumulando.

“Una volta che la ripresa sarà saldamente avviata, gli Stati della zona euro dovrebbero far fronte all’aumento dei livelli del debito pubblico attuando a medio termine strategie di bilancio sostenibili”, concentrandosi sul “miglioramento della qualità delle finanze pubbliche” e sull’aumento di investimenti  e riforme che aumentino la capacità produttiva della zona euro.

Aiutati dal Recovery, che in questo quadro può giocare un ruolo fondamentale per migliorare i conti, aumentando il potenziale economico grazie ad uno stimolo che non pesa sul debito.

L’Eurogruppo ha anche preso nota, per ora, della proposta della Commissione di mantenere il Patto sospeso fino al 2023. E Gentiloni spera di aprire il cantiere per la riforma delle regole nella seconda metà dell’anno, consapevole che “costruire il consenso sarà la vera sfida”.

(di Chiara De Felice/ANSA)

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