Emergenza bambini migranti in Texas, Biden invia aiuti

3.700 minori sotto custodia autorità al confine Texas-Messico.
3.700 minori sotto custodia autorità al confine Texas-Messico. EPA/Abraham Pineda J√°come

NEW YORK. – E’ emergenza migranti in Texas: nel solo mese di febbraio sono arrivate oltre 100.000 persone. Un flusso continuo di centinaia e centinaia al giorno che cercano di varcare il confine fra Stati Uniti e Messico. Sono soprattutto bambini e teenager che, in gruppi o da soli, si presentano alle autorità americane e chiedono aiuto, aumentando la pressione sul sistema di accoglienza già al collasso.

Di fronte a quella che inizia ad assumere le dimensioni di una crisi umanitaria, Joe Biden ha deciso di inviare rinforzi: per i prossimi 90 giorni la Federal Emergency Managament Agency, la protezione civile americana, assisterà le autorità al confine.

Una decisione che punta ad aiutare i giovani migranti, ma anche a stemperare le critiche dei repubblicani che rischiano di compromettere l’avvio in Congresso del dibattito su una riforma complessiva dell’immigrazione, obiettivo che da anni i democratici senza successo cercano di centrare.

Con l’insediamento di Biden alla Casa Bianca il numero dei migranti al confine con il Messico è balzato, raddoppiando rispetto ai livelli dello scorso anno. A presentarsi sono soprattutto giovanissimi che talvolta hanno percorso migliaia di chilometri a piedi. Molti arrivano al confine accompagnati da almeno un genitore che, al momento dell’attraversamento, li manda però da soli: le nuove disposizioni della Casa Bianca prevedono infatti che i minori non accompagnati non possano essere mandati indietro nei loro rispettivi Paesi, come aveva imposto Donald Trump.

Un cambio di marcia che dai migranti è stato letto come un’occasione da cogliere al volo per cercare di conquistare il sogno americano. Da qui il boom degli arrivi da gennaio in poi, favorito anche da un inasprimento della crisi economica in centro America a causa del Covid. E proprio il virus è uno dei maggiori timori al confine, dove eventuali cluster rallenterebbero ulteriormente la risposta del governo alla crisi.

Al momento 8.500 bambini sono sotto l’autorità della Health and Human Services, incaricata di offrire loro rifugio in strutture appropriate mentre si cerca un familiare o uno sponsor negli Stati Uniti che possa assumerne la custodia. La vera emergenza riguarda la cifra record di 3.700 bambini sotto custodia del Customs and Border Protection: sono stipati in strutture per adulti, senza poter contattare i genitori e con l’accesso alla doccia e ad altri beni essenziali ridotto al lumicino.

La legge prevede che i minori accompagnati possano restare con il Custom and Border Protection al massimo per 72 ore, per poi essere trasferiti all’Health and Human Services. Ma gli arrivi a pioggia – solo mercoledì 700 minori non accompagnati hanno attraversato il confine, che si vanno a sommare ai 500 del giorno precedente – rallentano i tempi, costringendo i ragazzi a vivere in condizioni difficili anche per settimane.

Per la nuova amministrazione democratica la crisi al confine è un test difficile da superare. I recenti sondaggi indicano un’ampia approvazione del presidente sul Covid e sull’economia, ma non sull’immigrazione, tema divisivo che potrebbe oscurare la popolarità del piano di stimolo da 1.900 miliardi di dollari voluto da Biden per rilanciare l’economia, ridurre la povertà e gettare le basi per una ripresa inclusiva.

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