Milano, sindaco Sala: “Nel Pd troppe correnti, io con Verdi Europei”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala in una foto d'archivio.

MILANO. – Svolta politica green per il sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha annunciato, a sorpresa e a sette mesi dalle elezioni comunali, l’adesione al partito dei Verdi europei. In corsa per un secondo mandato da sindaco, Sala guida a Milano una coalizione di centrosinistra e la sua candidatura è sempre stata sostenuta dal Pd, anche se in questi anni non ha mai voluto prendere la tessera del partito.

L’annuncio dell’approdo ai Verdi europei arriva proprio in un momento di crisi a livello nazionale del Pd che, secondo Sala, “sta pagando la scelta di dare troppo spazio, da troppi anni, alle correnti. Spero – ha spiegato – che questo momento possa essere superato presto e aggiungo solo che seguirò con interesse l’assemblea nazionale. Per me aderire ai Verdi Europei significa, prima di tutto, fare meglio il sindaco di Milano. E rendere Milano una città sempre più protagonista nello scenario internazionale”.

La svolta ambientalista di Sala non è di oggi, l’adesione ai Verdi europei è solo l’ultimo passaggio per un sindaco che ha puntato sempre di più negli ultimi anni sui temi ambientali, su una Milano sostenibile, parlando di una ripresa verde ed equa necessaria soprattutto dopo la crisi dovuta al Covid. Negli ultimi mesi, in vista della sua ricandidatura, si sono intensificate le prove di dialogo con i Verdi che hanno infine deciso di sostenerlo in campagna elettorale.

Il Pd di Milano, per voce della sua segretaria Silvia Roggiani, ha preso atto della scelta di Sala aggiungendo come “non ci saranno conseguenze a livello amministrativo”. Anche Sala ha parlato del “Pd milanese” come uno tra “i più solidi d’Italia. Ora però il Pd nazionale sta attraversando un momento difficile e io non avrei propriamente il diritto di dire la mia da ‘interno’, perché non lo sono, ma Zingaretti paga la scelta del Pd di dare troppo spazio, da troppi anni, alle correnti”.

A salutare con soddisfazione l’adesione di Giuseppe Sala al loro partito sono i Verdi europei con la co-presidente Evelyne Huytebroeck e il membro dell’Esecutivo Vula Tsetsi che hanno parlato di “soddisfazione per la futura collaborazione” con il sindaco della città “che sarà anche la sede dei negoziati pre-COP 26 in autunno”.

E dall’Italia Angelo Bonelli e Elena Grandi, coordinatore nazionale e co-portavoce dei Verdi, hanno sottolineato come “siamo convinti che Milano avrà il suo primo sindaco verde”. Per il sindaco Sala, che ha firmato la Carta dei Valori del Partito Verde Europeo “Milano e l’Italia hanno bisogno di una svolta ecologista e i Verdi europei ci indicano la strada, è il momento di scelte di campo forti e coraggiose”.

A criticare la scelta di Sala di aderire ai Verdi europei è tutto il centrodestra milanese, da sempre in guerra contro le politiche ambientali messe in campo dal Comune, come la realizzazione delle piste ciclabili o le ztl per le auto più inquinanti. “Vedremo se cambierà qualcosa – hanno invece commentato gli esponenti milanesi dei Friday for future, il movimento ambientalista lanciato da Greta Thunberg – a noi non interessano le parole, ma i fatti”.