Mancano dosi, Rio de Janeiro sospende le vaccinazioni

Una infermiera riceve la prima iniezione che da Inizio alla vaccinazione con il Coronavac nel Hospital das Clínicas della Universidad di Sao Paulo (USP), il 17 gennaio 2021.
Una infermiera riceve la prima iniezione che da Inizio alla vaccinazione con il Coronavac nel Hospital das Clínicas della Universidad di Sao Paulo (USP), il 17 gennaio 2021. Archivio. (Ansalatina)

BRASILIA. – La città di Rio de Janeiro ha sospeso la vaccinazione contro il coronavirus dei 75 enni in attesa dell’arrivo di altri lotti, mentre il governo ha ridotto il numero di farmaci distribuiti agli Stati.

“Purtroppo dovremo sospendere la vaccinazione prevista per oggi e domani per i 75 enni, c’è stata una richiesta al di sopra delle aspettative e non possiamo garantire le dosi”, ha spiegato sui social il sindaco di Rio, Eduardo Paes.

Nel contempo, la Segreteria sanitaria comunale ha riferito che l’immunizzazione riprenderà non appena riceverà nuove spedizioni dei vaccini Oxford/AstraZeneca e CoronaVac.

Fino a ieri, 38,6 mila persone sono state vaccinate a Rio de Janeiro, una città di 6,7 milioni di abitanti, la seconda più popolata del gigante sudamericano.

Il ministro della Salute, Eduardo Pazuello, ha intanto reso noto che questo mese il governo pretende distribuire tra i 22 e i 25 milioni di dosi ai 27 Stati federali.

In tutto il Paese sono stati finora vaccinati 9,2 milioni di persone, una parte delle quali ha già ricevuto anche la seconda dose, su una popolazione di 212 milioni di abitanti.

L’Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria del Brasile (Anvisa) ha annunciato oggi l’approvazione dell’uso definitivo del vaccino di Oxford. Così, il farmaco del laboratorio britannico AstraZeneca è diventato il secondo a ricevere un’autorizzazione permanente, dopo quella concessa il 23 febbraio al vaccino Pfizer.

Il registro definitivo risulta da una “valutazione completa basata su dati più robusti degli studi di qualità, efficacia e sicurezza, nonché al riguardo della mitigazione del rischio”, ha affermato Gustavo Mendes, direttore dei Prodotti biologici di Anvisa. Finora in tutto il gigante sudamericano sono stati immunizzati 9,2 milioni di persone.

Intanto è emerso che il governo americano starebbe valutando di inviare in Brasile milioni di dosi del vaccino di Oxford che sono conservate negli Stati Uniti, secondo quanto riporta oggi il quotidiano Folha de S. Paulo citando il New York Times.

“La destinazione che verrà assegnata è oggetto di un intenso dibattito alla Casa Bianca” e finora non è stato deciso se il Brasile sarà uno dei Paesi che lo riceveranno, scrive Folha.

Nel mezzo di  questo cuadro, il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha affermato che “è facile instaurare una dittatura in Brasile”, suggerendo che la popolazione potrebbe insorgere contro i lockdown firmati da diversi governatori per contenere l’avanzata della pandemia di coronavirus.

“Alcuni governatori mi incolpano per la disoccupazione, dicono di ‘restare a casa’, ma io credo che dobbiamo impedire quanto sta accadendo”, ha detto Bolsonaro, nonostante la drammatica situazione sanitaria nel Paese, dove si sono superati i 273 mila morti per Covid, con il rischio di collasso degli ospedali in molte capitali.

“In nome della scienza, dovremmo restare rammollendo in casa? Io garantirò la libertà: in Brasile usano il virus per opprimervi, umiliarvi, affossare l’economia”, ha aggiunto il presidente della Repubblica durante un discorso particularmente infuocato in diretta sui social.

“Quanto tempo resisterà la nostra economia? Se crolla sarà una disgrazia. Presto potremmo avere invasioni di supermercati, incendi di autobus, scioperi, picchetti: dove finiremo?”, si è interrogato Bolsonaro fissando la telecamera.

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