Ministro Lamorgese: “Rischio mani mafie su vaccini, vigilare”

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, durante un Question Time alla Camera.
Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, durante un Question Time alla Camera. Roma, 3 marzo 2021. ANSA/CLAUDIO PERI

ROMA. – La corsa spasmodica ai vaccini ha scatenato gli appetiti delle mafie, che puntano a lucrare anche su questo aspetto dell’emergenza Covid. “Abbiamo il dovere di vigilare sul rischio di manipolazioni illegali”, ammonisce la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.

Mentre il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho assicura: sul rischio che la criminalità organizzata possa mettere le mani sulla catena di distribuzione dei vaccini “è altissimo l’impegno da parte delle polizie giudiziarie e della magistratura con un monitoraggio straordinario anche attraverso l’intervento dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia e l’Agenzia delle dogane”.

Forze di polizia e procura continuano ad intercettare segnali di interesse da parte di gruppi criminali sulla campagna vaccinale in atto. E l’Uif – l’autorità incaricata di esaminare i flussi finanziari, di acquisire informazioni e ricevere segnalazioni di operazioni sospette – evidenzia nel suo ultimo report che “la progressiva diffusione dei vaccini potrebbe determinare l’insorgere di interessi economici da parte di gruppi criminali e quindi di tipologie di illeciti simili ad altre già individuate in connessione con la pandemia, quali manovre speculative, fenomeni corruttivi, condotte fraudolente o distrattive con riferimento al commercio di vaccini, delle loro componenti, di test per la rilevazione di positività al virus o di falsi medicinali”.

Il dossier è da tempo anche all’attenzione di Europol, che ha creato un apposito gruppo di lavoro per monitorare i rischi per la catena di distribuzione dei vaccini. “Si possono creare mercati paralleli illegali, falsificazioni o altre attività fraudolente”, ha riferito Alfredo Nunzi, capo del Dipartimento per gli affari istituzionali e legali di Europol, informando che “uno degli Stati che partecipa al Gruppo ha segnalato “un primo tentativo di diffusione di un vaccino falso”.

In Italia è attivo l’Osservatorio per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni criminali connessi al Covid, voluto proprio dal ministro Lamorgese. Secondo quanto ha evidenziato il vicecapo della Polizia Vittorio Rizzi, i primi sieri arrivati nel Paese, che richiedono una rigida ‘catena del freddo’ durante tutte le fasi di produzione, conservazione e distribuzione, hanno reso difficile organizzare un mercato parallelo credibile, dove poter vendere le fiale eventualmente sottratte al circuito legale.

Ma l’introduzione di nuovi vaccini di più facile gestione, non più legati a stoccaggi a temperature bassissime “potrebbe però cambiare lo scenario, perché ci saranno tempi più rapidi nella vaccinazione della popolazione e potrebbe essere più facile la creazione di un canale di vendita illegale, alimentato con fiale sottratte al normale circuito sanitario, se non addirittura contraffatte”.

La titolare del Viminale ha assicurato quindi l’impegno a “scongiurare che la criminalità organizzata allunghi le mani sulla catena di distribuzione dei vaccini: qualunque forma di intromissione a fini speculativi sarebbe inaccettabile sul piano morale più che su quello delle politiche criminali. Abbiamo quindi il dovere di vigilare sul pericolo di manipolazioni illegali in questo settore”.

(di Massimo Nesticò/ANSA)