Altro flop Juve, Pirlo saluta giá la Champions

Il portiere della juve Wojciech Szczęsny sventa un attacco del Porto.
Il portiere della juve Wojciech Szczęsny sventa un attacco del Porto. (ANSA)

TORINO. – Gli ottavi di Champions si confermano tabù, la Juve vince 3-2 dopo i tempi supplementari ma non basta: è il Porto a far festa allo Stadium, per Conceiçao è la sconfitta più dolce.

Anche Pirlo fallisce l’appuntamento con ml’Europa, i bianconeri, che pure giocano 11 contro 10 per quasi mun’ora, abbandonano la coppa proprio come ad agosto scorso contro il Lione. Chiesa è formato super con due gol, Ronaldo è la grande delusione e l’incertezza di Szczesny sulla punizione di Sergio Oliveira pesa non poco.

Pirlo punta subito su Bonucci e Arthur, rientrati dopo i rispettivi infortuni, e inverte Chiesa e Ramsey, con il gallese sulla destra e l’ex viola sull’out mancino. Davanti il tandem di Champions, Morata e Ronaldo, i quali insieme hanno messo la firma su 9 dei 15 gol totali realizzati dai bianconeri nella competizione.

Conceiçao recupera in extremis Pepe, che pur acciaccato stringe i denti e guida la difesa, e in attacco si affida a Marega e Taremi, i giustizieri della Juve nella gara del Do Dragao. La sfida si accende subito, Morata dopo tre minuti costringe Marchesin al miracolo e, dall’altra parte, Taremi sbatte prima contro Bonucci e poi contro lo spigolo della traversa.

I lusitani non hanno paura e non si chiudono, i bianconeri sembrano sorpresi dall’atteggiamenti degli avversari e al 17′ vanno sotto. L’arbitro Kuipers considera falloso il contatto Demiral-Taremi, CR7 ha un breve colloquio con Szczesny prima della battuta ma Sergio Oliveira spiazza il portiere e fa 0-1.

La squadra di Conceiçao ci prova di nuovo in contropiede, poi è la Juve a conquistare campo: in mezzo all’area, però, svettano sempre Pepe e Mbemba, mentre Ronaldo non si accende per tutto il primo tempo, tentando soltanto una conclusione dalla distanza che sbatte contro il muro portoghese.

Negli spogliatoi i bianconeri trovano la carica giusta, nella ripresa si presenta un Chiesa tarantolato. É lui il trascinatore della Juve, assistito prima da Ronaldo e poi da Cuadrado: CR7 gli fa la sponda per il destro sotto l’incrocio, Cuadrado gli pennella sulla testa il pallone del 2-1, in 16 minuti il classe ’97 firma la doppietta. E, nel frattempo, il Porto rimane in dieci per il doppio giallo in 120 secondi di Taremi al 54′.

Poi continua lo show di Chiesa, che va vicino al tris colpendo un palo e andando a sbattere contro Marchesin in uscita, e la Juve ci prova anche nel recupero, ma un fuorigioco millimetrico di Morata e una traversa di Cuadrado costringono le squadre ai supplementari.

Nei primi 15 minuti di extra-time non ci sono azioni, poi la rete del 2-2 di Sergio Oliveira su punizione con incertezza di Szczesny fa sognare Conceiçao al 115′. La Juve non si arrende, Rabiot riporta avanti i bianconeri ma il 3-2 non è sufficiente a strappare il pass per i quarti. É un’altra avventura in Champions che si ferma troppo presto.

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