Brasile media: Lula non rinuncia a processare ex giudice Moro

Lula con un gruppo di sostenitori dopo la sua uscita dal carcere.
Lula con un gruppo di sostenitori dopo la sua uscita dal carcere. Immagine d'archivio.(Ansalatina)

BRASILIA.  – L’ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha accolto “con soddisfazione” l’annullamento delle condanne a suo carico da parte della Corte suprema (Stf), ma ha ribadito l’intenzione di “fare causa” all’ex giudice Sergio Moro per le presunte irregolarità commesse contro di lui nell’ambito dell’inchiesta “Lava Jato”: è quanto riportano oggi Cnn Brasil e altri media locali.

L’ex capo dello Stato ha denunciato Moro per “parzialità” e non è escluso che già in settimana il giudice della Stf, Gilmar Mendes, riprenda la causa intentata contro l’ex magistrato, sostiene oggi il quotidiano O Globo.

Secondo i media, Mendes non terrà conto della sentenza del collega Edson Fachin, che ieri ha annullato tutte le condanne a carico di Lula, poiché ritiene che debbano comunque essere giudicate le presunte manovre illegali compiute da Moro quando comandava la “Lava Jato”.

Per la presidente del Partito dei lavoratori (Pt) di Lula, Gleisi Hoffmann, “l’annullamento delle sentenze risponde a una richiesta di giustizia da parte della società brasiliana e di chi credeva nell’innocenza di Lula nonostante le atrocità commesse da Moro”.

Intanto, il presidente argentino Alberto Fernández, numerosi ex presidenti latinoamericani e vari leader progressisti europei si sono rallegrati nelle ultime ore per la decisione del giudice della Corte suprema brasiliana, Edson Fachin, di annullare tutte le condanne inflitte nell’ambito dei processi “Lava Jato” all’ex presidente brasiliano e leader del Partito dei lavoratori (Pt), Luis Inacio “Lula” da Silva.

Via Twitter Fernández, che ha avuto con Lula una conversazione telefonica, si è rallegrato che “giustizia  sia stata fatta”, sostenendo che le condanne emesse contro di lui avevano lo scopo di “perseguitarlo ed eliminarlo dalla carriera politica”.

Messaggi di felicitazioni sono pervenuti all’ex presidente-operaio anche dagli ex presidenti colombiano, Ernesto Samper, brasiliano, Dilma Rousseff, ecuadoriano, Rafael Correa, uruguaiano José “Pepe” Mujica, e boliviano Evo Morales.

Dall’Europa, hanno inviato la loro solidarietà il segretario generale del partito spagnolo Podemos, Pablo Iglesias, il leader de “La France Insoumise”, Jean-Luc Mélenchon, e il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.

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