Ultimi test in Qatar, MotoGP affila armi per il via

MotoGp. Pronti per la ripartenza.
MotoGp. Pronti per la ripartenza. (ANSA)

ROMA.  – Ultimi tre giorni per affilare le armi, da domani a venerdì. Poi, domenica 28 marzo e sempre in Qatar, partirà il motomondiale 2021. Dal venerdì si riaccenderanno i motori di Moto3, Moto2 e MotoGp per le prime libere.

É il momento per capire (e nascondere alla concorrenza) su quali novità ciclistiche e aerodinamiche insistere e quali abbandonare, una scelta che può indirizzare l’intera stagione verso le stelle o all’inferno.

Intanto Marc Marquez, grande assente del 2020, ha intensificato la preparazione, fa sapere Honda. L’infezione batterica e la pseudo artrite all’omero destro sono superate, ma per il ritorno dello spagnolo già dal Qatar, magari in gara-2, bisognerà attendere la decisione dei medici, che dovrebbe arrivare entro venerdì.

I test che la massima cilindrata ha sostenuto la scorsa settimana a Losail hanno mostrato un’Aprilia finalmente all’altezza del suo blasone iridato con Aleix Espargaro, un Fabio Quartararo già avanti nell’apprendere le qualità della Yamaha ufficiale, una Ducati “missile” ed un Valentino Rossi apparentemente alle prese, in sella alla M1 targata Petronas, con gli stessi problemi di grip al posteriore in accelerazione che confidava di essersi lasciato alle spalle.

Quel 19/o tempo e, soprattutto, il distacco di oltre 1″6 da Quartararo, che dovrebbe guidare una Yamaha identica alla sua, lo hanno lasciato perplesso. La causa? C’è il sospetto che il nuovo telaio, nelle promesse simile al modello 2019, invece non si discosti troppo da quello che lo scorso anno non aveva mai convinto Valentino. Certo è che “il feeling è molto simile alla moto del 2020”. Nei prossimi giorni si prevede molto lavoro sul setting nel box del numero 46.

Ducati imprendibile sul dritto. I piloti in sella alle Desmosedici sono stati i più veloci ed hanno costantemente superato i 340 km orari grazie alla nota esuberanza del propulsore bolognese, che il ‘congelamento’ dello sviluppo nel 2021 non ha mitigato. Il primato è andato a Joan Zarco con 351,7 km/h. Ma anche i tre rookie Jorge Martin (Pramac Racing), Enea Bastianini (Avintia Esponsorama Racing) e Luca Marini (SKY VR46 Avintia Racing) hanno avuto conferma di cosa significa cavalcare un simile bolide.

I due del Ducati Lenovo Team, Jack Miller e Francesco Bagnaia, domenica hanno raggiunto rispettivamente i 348,3 km/h e i 347,2 km/h. L’australiano sabato aveva toccato i 350,6 km/h. Fanalino di coda di questa speciale classifica le Yamaha: nessuna delle sue moto è riuscita a superare i 340, Franco Morbidelli il più ‘lento’ con 336,4.