Serie A: Conte alla prova Gasp, Milan e Juve rischiano

Antonio Conte grida ordini ai suoi giocatori dell'Inter.
Antonio Conte grida ordini ai suoi giocatori dell'Inter. (Ansa)

ROMA.  –  La fuga vera dell’Inter verso lo scudetto si avvicina al primo trabocchetto: nel posticipo di lunedì arriva la temibile Atalanta di Gasperini che avanza a passo di carica. Ma non è detto che Conte scenderà in campo preoccupato per il suo vantaggio di +6 perché le sue avversarie dirette hanno incroci complicati.

Il Milan in difficoltà di Pioli gioca in casa del fluido Verona di Juric (e andare nella ‘fatal’ Verona, dove perse un famoso scudetto, non è mai una passeggiata) mentre la Juve di Pirlo, con un occhio alla basilare sfida Champions di martedì col Porto, riceve una Lazio un po’ imballata ma comunque in grado di progettare l’impresa.

“La sfida alla Juve arriva al momento giusto” dice infatti Simone Inzaghi. “Dobbiamo essere pronti a non sbagliare mai – le parole di Pirlo – siamo ancora in competizione su tutto”

Roma e Napoli favorite contro Genoa e Bologna, ma per motivi diversi non sarà un percorso netto quello che attende Fonseca e l’irrequieto Gattuso.

É atteso un gradevole spettacolo poi tra due squadre tranquille e in forma come Udinese e Sassuolo  mentre tutto il resto ruota intorno alla zona retrocessione.

Le matricole in frenata  Spezia e Benevento (che non vince da nove gare) non possono permettersi altri stop, come la Fiorentina senza Ribery che rischia di precipitare se non superarà il Parma penultimo, ma che ha mostrato segnali di ripresa con l’Inter.

Ultima spiaggia per il Crotone affidato a Cosmi che deve vincere con un Toro falcidiato dal covid (Nicola ha con sé 14 elementi) e che deve recuperare due gare. La Samp, dopo il pari in rimonta nel derby, riceve il Cagliari che con Semplici ha trovato due vittorie ma ha bisogno di punti per allontanarsi dalla zona retrocessione.

Sette squadre in zona Champions, con due che sognano ancora l’Europa League, si traducono in scontri di cartello ad ogni turno. Ma le sei vittorie di fila e un organico a piena disposizione anche per la mancanza degli impegni di copa indicano l’Inter come squadra da battere.  Lukaku trascina, ma quando serve c’è anche Sanchez che sbroglia matasse complicate.

Ora ci sarà lo scontro verità con l’Atalanta che ha ripreso a marciare a grande livello e ha un’altra settimana per pensare al Real. Con Muriel, Ilicic, Gosens in grande spolvero, il centrocampo di ferro potrà contrapporsi alla capolista che, se superarà anche questa trappola, difficilmente potrà essere riagguantata.

Anche perché il Milan senza Ibra, Calhanoglu e Bennacer  recentemente ha convinto solo con la Roma. Se dovesse perderé col quadrato Verona di Juric potrebbe imboccare un sentiero pericoloso.

La Juve sta bene, vince ma non ha Betancourt e c’è Ronaldo affaticato. In quattro giorni si gioca la stagione perché i 10 punti (7 se batterá il Napoli nel recupero) sono tanti e diventerebbero troppi in caso di mancata vittoria con la Lazio. Inzaghi è in un momento difficile, Immobile ha sbagliato un rigore importante, ci vorrebbe una gara di grande spessore per invertire la tendenza.

La Roma ha perso Veretout ma ha ritrovato Diawara e Smalling. In attesa di Dzeko prova a ribadire la sua superiorità sulle “piccole” affrontando il Genoa che però con Ballardini è una squadra che vale il centroclassifica. Ci saranno i tre ex Destro, Strootman e Zappacosta e  sarà una gara in grado di divertire e regalare emozioni.

Più complicato il compito di un Napoli sull’orlo di un esaurimento nervoso. Insigne che se la prende coi compagni, Gattuso in bilico che caccia Mario Rui, il presidente sempre meno in sintonia col tecnico.

Tutti fattori che potrebbero tornare a favore del sornione Mihajlovic che, dopo la performance a Sanremo, si presenta col suo Bologna per cercare di sfruttare la delicata situazione dei padroni di casa e strappare un risultato a sorpresa.

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