Alla venezuelana Yulimar Rojas il Trofeo ‘Comunidad Iberoamericana di Atletica’

Yulimar Rojas mostra orgogliosa il suo riconoscimento. foto cortesia

CARACAS – Medaglia Olimpica, record del mondo, símbolo dello sport venezuelano queste sono alcuni degli argomenti di peso che l’atleta Yulimar Rojas può inserire nel suo curriculum.  Adesso la campionessa nata a Caracas 25 anni fa ha messo in bacheca un altro cimelio di valore: il ‘Trofeo Comunidad Iberoamericana’ nella specialità dell’atletica e ricevuto dalle mani del Re di Spagna.

Dal 2016, anno in cui si appese al collo la medaglia d’argento nel salto triplo nei giochi di Rio 2016, non ha smesso di essere tra le protagoniste dell’atletica mondiale. La Rojas é in possesso dell’attuale primato mondiale, a livello indoor, del salto triplo con un volo di 15,43 metri e si prepara per salire nuovamente sul podio nell’evento a cinque cerchi, questa volta la meta é vincere l’oro e far suonare il “Gloria al bravo pueblo” nella città di Tokio.

Yulimar Rojas ha ricevuto ‘Trofeo Comunidad Iberoamericana’ nel Palazzo Reale “El Pardo” di Madrid con le più strette misure di sicurezza sanitarie a causa del Covid-19. Va ricordato che la venezuelana avrebbe dovuto ricevere questa distinzione nel 2018, ma per diversi motivi l’evento fu rinviato.

Questo riconoscimento fa parte dei “Premios Nacionales del Deporte” e sono consegnati dai re Felipe e Letizia.

“Questa era una bella sorpresa che volevamo darvi. Ringrazio la Spagna per farmi sentire come a casa, per tutto l’amore che mi date. É un onore ricevere questo premio, lo porterò con molta responsabilità. Grazie!” sono state le prime parole della Rojas dopo aver ricevuto il riconoscimento.

Il ‘Trofeo Comunidad Iberoamericana’ é stato assegnato per la prima volta nel 1981, in passato é stato vinto da personaggi come: Roberto Carlos da Silva (2002), Lionel Andrés Messi (2007), Cristiano Ronaldo (2011), Radamel Falcao (2012) Diego Pablo Simeone (2013), Nairo Quintana (2014), Jorge Sampaoli (2015) e Keylor Navas (2017).

Fioravante De Simone / Redazione Caracas