Niente pausa Sanremo, Ibra si allena in Liguria

Super Ibrahimovic trascina Milan anche in campionato
L'attaccante svedese del Milan Zlatan Ibrahimovic. saluta i tifosi. (ANSA/EPA)

MILANO. – Un giorno in Liguria, martedì, poi due a Milanello per la sfida contro l’Udinese mercoledì sera – in cui rispetterà programmi e orari del Milan – e giovedì, e di nuovo in riviera venerdì e sabato per raggiungere infine la squadra a Verona domenica per la partita contro l’Hellas: è il programma stilato da Zlatan Ibrahimovic, dopo aver consultato Stefano Pioli e d’accordo con il club rossonero, per gestire il doppio impegno sportivo e culturale del Festival di Sanremo.

Un’agenda fitta, con ospitate serali quotidiane tranne mercoledì quando sarà impegnato in campo a San Siro. Ad una settimana dall’inizio della kermesse l’attaccante svedese ha chiarito i termini dell’organizzazione. Per tre giorni si allenerà nella Riviera Ligure in una struttura dedicata con il supporto dello staff messo a disposizione del club. Sulla carta non salterà nessuna partita, lavorerà per mantenere lo stato di forma anche se lontano dai compagni in un momento della stagione molto delicato per la squadra rossonera.

Difficile pensare che la società abbia accettato con entusiasmo l’impegno al Festival di Ibrahimovic. Ma Zlatan sa come gestirsi fisicamente e ha un’esperienza sportiva tale che, a quasi quarant’anni, il club gli lascia con fiducia un’autonomia gestionale. La speranza è che non ci siano contraccolpi nel suo rendimento, perché  in tal caso è facile prevedere lo scoppio delle polemiche.

La scelta di Ibrahimovic ha lasciato un po’ perplessi i tifosi. Anche l’ex patron Silvio Berlusconi – intervenuto qualche giorno fa dallo stadio Brianteo del Monza – non ha nascosto una certa perplessità a riguardo: “Evidentemente aveva bisogno di riposare, perché senza questa eventualità non riuscirei a capire come il Milan possa acconsentire ad una richiesta di questo genere”.

Probabilmente Ibra tirerà il fiato già giovedì, lasciando spazio a Leao e Rebic in Europa League contro la Stella Rossa. All’andata – gara per cui la Uefa ha nominato un ispettore ético per condurre indagini disciplinari per presunti insulti etnici a Ibra – il pari strappato dai serbi in pieno recupero dopo aver giocato metà ripresa in inferiorità numerica, è stato il preludio alla pesante sconfitta nel derby. Ma il risultato di Belgrado è tutto sommato positivo in chiave qualificazione.

Per allontanare critiche e polemiche il Milan è obbligato a centrare gli ottavi. Basterà vincere o pareggiare subendo meno di tre gol. Ibra potrebbe essere utilizzato a partita in corso, mentre non dovrebbero essere a disposizione né Mandzukic né Bennacer che anche oggi si sono allenati a parte.

Pioli opterà, come all’andata, per un po’ di turnover: domenica c’è la Roma, altro scontro diretto per la Champions. Ma vincere in Europa vorrebbe dire voltare pagina, dimostrare di non aver subito alcun contraccolpo psicologico e che le critiche – e le polemiche per la presenza di Ibra a Sanremo – non hanno scalfito la squadra rossonera.