Texas al gelo, bufera sulla fuga di Ted Cruz in Messico

Residenti di Round Rock spingono una pickup che slitta sulla strada dopo una tormenta di neve in Texas.
Residenti di Round Rock spingono una pickup che slitta sulla strada dopo una tormenta di neve in Texas. AFP/ Suzanne CORDEIRO

NEW YORK. – Ted Cruz fugge in Messico per scampare al freddo del Texas, e scatta la bufera. Mentre milioni di texani sono senza elettricità e con l’acqua potabile agli sgoccioli, il senatore repubblicano dello Stato si è concesso una vacanza al caldo di Cancun.

Le sue immagini nello scalo messicano dove la colonnina di mercurio segna 27 gradi impazzano sui social e suscitano indignazione fra il pubblico e la politica, con i democratici che ne chiedono le dimissioni immediate.

La valanga di critiche è stata talmente potente che Cruz si è precipitato a rientrare a Houston. Ad attenderlo in aeroporto c’erano anche gli uomini della scorta, probabilmente per il timore che potesse essere aggredito. Il senatore texano, alleato di ferro di Donald Trump, ha tentato di spiegare la sua fuga, ma l’unico risultato è stato quello di peggiorare ulteriormente le cose.

Cruz si è infatti dipinto inizialmente come il papà modello che, con il viaggio, voleva tenere tranquille le due figlie dopo una settimana difficile. “Con la scuola chiusa per una settimana le nostre figlie ci hanno chiesto una vacanza con gli amici. E volendo essere un buon padre, sono volato con loro mercoledì con l’intenzione di rientrare nel pomeriggio di giovedì”, ha detto.

Poi ai microfoni di Fox si è corretto, confermando implicitamente che nei suoi piani c’era una vacanza ben più lunga e che la fretta del rientro è stata dettata solo dalle polemiche. “Dovevo restare lì per il fine settimana e lavorare da remoto. Ma mentre stavo andando ho iniziato a riflettere sulla crisi in Texas e sulla necessità di essere presente”, ha spiegato a Sean Hannity, l’anchor preferito da Trump.

Ad imbarazzare se possibile ancora di più Cruz sono stati poi i messaggini della moglie Heidi ad amici e vicini. “La nostra casa è GELATA!”, ha scritto la signora Cruz, invitando tutti a raggiungerli nel resort di lusso a Cancun, dove una stanza costa 309 dollari a notte. Poche parole che rendono però ancora più difficile la difesa del senatore.

I democratici ne chiedono le dimissioni, descrivendolo come un “politico sempre e solo interessato a se stesso”. Mentre sui social impazzano gli hashtag #FlyinTed e #FledCruz, che ricordano i velenosi soprannomi appioppatigli da Trump durante le primarie repubblicane per le presidenziali del 2016.

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