Ecuador elezioni: Cne non approva piano per nuovo scrutinio

QUITO.  – Il Consiglio nazionale elettorale (Cne) dell’Ecuador ha annunciato la notte scorsa di “non avere né approvato né respinto” il piano messo a punto dai servizi giuridici dell’organismo per realizzare un nuovo scrutinio dei voti espressi il 7 febbraio scorso, al fine di definire i contendenti del ballottaggio presidenziale previsto l’11 aprile.

Lo scrutinio non ancora ufficializzato del primo round elettorale ha mostrato la necessità del ballottaggio dopo la vittoria del candidato progressista Andrés Arauz (Unes) con il 32,72% dei voti, seguito da due candidati quasi in parità tecnica: il conservatore Guillermo Lasso (Creo-Psc) con il 19,74% e l’ambientalista indigeno Yaku Pérez (Pachakutik) con il 19,38%.

Un ricorso di Pérez riguardante presunti brogli ha determinato un incontro con Lasso e la formulazione di una proposta di ricontare circa sei milioni di voti: il 100% della provincia di Guayas, ed il 50% di quelli in altre 16 province.

Al termine di una difficile riunione ieri sera, la presidente del Cne, Diana Atamaint, ha dichiarato ai media che “il plenum di questo organismo non dà risposta al progetto, non approva né respinge il rapporto presentato”.

Questo perché dei cinque membri del Cne, due hanno votato a favore di esso, uno contro, un quarto si è astenuto, ed un quinto ha lasciato l’aula prima del voto dopo aver manifestato la sua contrarietà alla procedura scelta.

Conosciuto il risultato della riunione, Pérez ha protestato e annunciato per oggi una conferenza stampa in cui farà conoscere le sue nuove iniziative per spingere il Cne a realizzare “una volta per tutte” una verifica del risultato elettorale.

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