Inter non sfonda muro Juve, Pirlo in finale Coppa Italia

Lukaku colpisce di petto il pallone che sfiora la porta di Buffon, in un affondo dell'Inter contro la Juve.
Uno scontro inter-Juve (ANSA)

TORINO. – La Juventus è la prima finalista di coppa Italia: lo 0-0 dello Stadium premia i bianconeri, che una settimana fa avevano espugnato San Siro. Pirlo centra un altro obiettivo, per Conte è la seconda eliminazione stagionale dopo l’ultimo posto nei gironi di Champions. A fine partita esultano i bianconeri, anche il presidente Andrea Agnelli particularmente caloroso verso le panchine.

Regge il muro bianconero, con Demiral e De Ligt copia insuperabile, e ora gli occhi saranno fissi su Bergamo: domani la Juve conoscerà l’avversaria della finalissima di Roma a maggio prossimo, si giocano l’accesso Atalanta e Napoli.

Arthur si aggiunge agli indisponibili con Dybala e Ramsey, Morata ce la fa per la panchina: Pirlo schiera il tandem ofensivo Kulusevski-Ronaldo, fa riposare Bonucci e Chiellini proponendo la coppia Demiral-De Ligt e per la fascia mancina preferisce Bernardeschi a Chiesa, con Cuadrado sull’out opposto e Danilo esterno basso. Conte, al secondo ritorno da avversario allo

Stadium senza tifosi come a marzo scorso, si affida ai titolarissimi, con Lukaku, al rientro dopo la squalifica scontata all’andata, e Lautaro davanti ed Eriksen in cabina di regia.

Per i primi minuti i nerazzurri lasciano il pallino del gioco agli avversari, poi comincia lo show del grande ex: protesta per la caduta in area di Lautaro e per l’ammonizione a Darmian, battibecca a distanza con Bonucci seduto sulla panchina bianconera.  Il doppio episodio scuote l’Inter, che comincia ad attaccare a testa bassa ma sbatte contro il muro della Juve davanti alla porta di Buffon.

I nerazzurri sfondano spesso dal lato di Alex Sandro (ammonito, salterà la finalissima) con le combinazioni Lukaku-Hakimi, di occasioni clamorose da gol però non riescono a crearle. E, nel finale, viene fuori Ronaldo: tre conclusioni a botta sicura nel giro di pochi minuti vengono respinte da De Vrij, Handanovic e Bastoni.

La gara non si sblocca e la sua Inter dovrebbe segnare due reti, così Conte opta per una mossa offensiva prima dell’ora di gioco, togliendo Darmian e inserendo Perisic, mentre Pirlo risponde con McKennie per Bernardeschi. E proprio il bianconero, appena entrato, è subito in partita: i nerazzurri sbagliano un disimpegno, l’americano serve Ronaldo e il portoghese fallisce l’occasione migliore, colpendo in pieno Handanovic.

Il duello prosegue pochi mminuti dopo, il portiere sloveno è ancora bravo a respingere il tiro di CR7. Le palle gol più nitide capitano proprio sui piedi del portoghese, dall’altra parte l’Inter non riesce mai a sfondare e, nonostante l’assedio, non impegna Buffon. Lo 0-0 sorride a Pirlo, la Juve è in piena corsa su tutti e tre i fronti. L’Inter e Conte, invece, possono puntare solo lo scudetto.

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